Il cambio di colore al Governo e l’annuncio di voler mettere in discussione le opere pubbliche già in programma crea preoccupazione nella Bassa dove non sono poche le realtà imprenditoriali che attendono infrastrutture importanti. Sulla Cispadana, in particolare, si concentra l’attenzione dell’appello congiunto firmato da tutti i sindaci della Bassa (tranen quello di Finale Emilia), da tutte le associazioni di imprenditori e dai più grandi sindacati.
Ecco il testo dell’appello
La Cispadana è un’infrastruttura necessaria e non più procrastinabile, della quale si ribadisce tutta l’urgenza.
L’autostrada, un progetto regionale, sosterrà lo sviluppo dell’Area Nord, garantendo la presenza delle imprese e quindi l’aumento dell’occupazione. L’infrastruttura, inoltre, creerà un collegamento con l’autostrada del Brennero e di conseguenza con la viabilità europea, innestandosi nel cuore delle tre regioni (Emilia, Lombardia e Veneto) che stanno trainando l’export manifatturiero e la ripresa dell’economia italiana. E sappiamo bene come velocità e logistica efficiente siano uno strumento fondamentale per competere in un mondo sempre più globalizzato.
L’intervento risulta anche sostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale. Lo scorso luglio il Ministero dell’Ambiente ha approvato il progetto dell’autostrada dopo una procedura di Via nazionale. Esito positivo anche per quanto riguarda la valutazione relativa alle aree Sic/Zps (siti d’importanza comunitaria e zone di protezione speciale) attraversate o prossime all’infrastruttura. Mentre continua il miglioramento della qualità del traffico (motori ibridi ed elettrici), che già è molto diverso da quello di dieci anni fa e continuerà ad evolvere nel senso della sostenibilità: lì servono investimenti importanti, che non precludono né prescindono dalla presenza delle infrastrutture, anzi.
Per questo chiediamo che riparta con urgenza l’iter formale dell’opera, quanto mai strategica, al fine di avere un nuovo collegamento viario imprescindibile e che è determinante per l’economia del territorio. E che questo iter mantenga una cadenza temporale definita, che preveda:
– che entro il 31 dicembre 2018 vengano definiti gli aspetti progettuali ed economici dell’opera
– che entro la primavera 2019 si concluda l’iter formale per procedere all’accantieramento dell’opera entro dicembre 2019
Si tratta di scadenze improcrastinabili, per dare concretezza ad un’opera tanto importante per l’adeguamento della viabilità dell’Area e per lo sviluppo economico della stessa.
L’Area Nord ha saputo reagire positivamente agli eventi sismici del 2012 e continua a progettare il suo futuro.
FIRME
Alessandro Rossi – Responsabile di Territorio per la sede di Modena, in rappresentanza di Confindustria Emilia Area Centro
Gilberto Luppi – Presidente Generale Lapam Confartigianato Imprese Modena – Reggio Emilia
Paolo Vincenzi – Presidente CNA Area Nord
Marco Rossi – Presidente Confesercenti Area Nord
Paolo Foschieri, Manuela Zavatti e Massimo Magni, Presidenti Confcommercio Mirandola-Cavezzo-Finale Emilia
Massimo Tassinari – Coordinatore CGIL Area Nord
William Ballotta – Segretario Generale CISL Emilia Centrale
Rudi Accorsi – Sindaco di San Possidonio
Antonella Baldini – SindacA di Camposanto
Maino Benatti – Sindaco di Mirandola
Sauro Borghi – Sindaco di San Prospero
Lisa Luppi – SindacA di Cavezzo
Filippo Molinari – Sindaco di Medolla
Luca Prandini – Sindaco di Concordia s/S.
Alberto Silvestri – Sindaco di San Felice s/P.