E’ un De Profundis quello che suona il sindaco di Bomporto, Alberto Borghi, alla ipotesi di fusione tra Bomporto e Bastiglia. In un lungo post su Facebook mette la parola “fine” al progetto che pure aveva raccolto consensi da più parti. Se ne parlava, infatti, da diversi mesi e ad un certo punto sembrava fosse naturale decretare la fusione tra queste due realtà unite nelle conseguenze dei disastri naturali (vedi alluvione 2014), che distano tra loro una manciata di chilometri e che già condividono diversi servizi. Ma il 30 giugno, termine ultimo per andare nei consigli comunali e avviare tutte le procedure per arrivare al referendum tra i cittadini, è arrivato e passato senza che si facesse unpasso avanti decisivo.
L’uscita di Borghi arriva dopo che allo sprint iniziale era seguito un periodo di stasi, del progetto di fusione non si parlava più. Arriva adessoil suo intervento che però chiarisce quale è il campo da gioco politico da qui al prossimo anno. Infatti, se la fusione fosse stata realizzata si sarebbe dovuto votare per il suo sindaco unico, invece così nel 2019 bisognerà votare per un sindaco di Bastiglia (molto rpobabile la ricandidatura dell’attuale prima cittadina Francesca Silvestri) e per un sindaco di Bomporto, dove Borghi ha già fatto due mandati.
Ecco cosa scrive Borghi:
La FUSIONE? Ma non è nei programmi!
“Vediamo, intanto proviamo con lo studio di fattibilità.
Ha più senso una fusione fra i nostri due comuni che non fra un comune piccolo e una grande città.”
È iniziata così la brevissima avventura di un’occasione straordinariamente persa per i nostri territori.
Incontri con i portatori di interesse, gli uffici, la presentazione nei consigli comunali dello studio di fattibilità (reperibile sui siti istituzionali dei comuni di Bomporto e Bastiglia), la necessità di approfondire i dati ottenuti, e la fondamentale necessità di fare un percorso con le cittadinanze, per costruire con loro il futuro di una nuova storia locale, incentivata con 10milioni di euro in 10 anni e risparmi strutturali dell’ordine di diverse centinaia di migliaia di euro.
Forse l’unica grande vera opportunità Politica (intesa non come schieramenti ma come luogo di confronto di idee fra cittadini e istituzioni) per i nostri territori. La possibilità di ridisegnale il futuro delle nostre comunità, servizi, luoghi, paesaggi, opportunità.
Non era nei programmi…
Una sfida da giocare sino in fondo con tutti, con Noi, quel noi che sono i cittadini che compongono le comunità, con le forze che governano, siano esse in maggioranza o all’opposizione.
Partire dai dati a disposizione per approfondirli, partendo da analisi, incontri, sogni, visioni, idee.
Una sfida che va oltre i soldi perché apre a nuovi scenari, alla possibilità di essere protagonisti di un cambiamento importante, per Tutti!
Una straordinaria opportunità persa per una probabile disponibilità a rimettersi a disposizione.
La colla sotto al sedere?
Le elezioni vanno vinte, lo dimostrano le ultime tornate elettorali!
Per chi mi conosce veramente: la voglia di mettersi in gioco, di progettare, di sognare e far sognare, di costruire opportunità. Il confronto e la sfida fuori e dentro gli schieramenti.
Per cosa? Perché mi piace!
Raccolgo qui, il materiale condiviso con la mia maggioranza e che doveva servire come nostra (Amministrazione di Bomporto) base di discussione con l’Amministrazione di Bastiglia.
Personalmente ritengo che i tempi siano e non siano maturi allo stesso tempo, per questa come per tantissime altre sfide della nostra vita, sia personale che lavorativa, che pubblica.
Mi auguro che un domani questi tempi possano diventare ieri, per lavorare ad un poi che dopo 10 anni parli ad un nuovo Noi!