SOLIERA – Con un “Filo di voce” Davide Turci, cantautore originario di Soliera, continua a conquistare finali nei più importati premi italiani dedicati al cantautorato di qualità.
Dopo aver passato la semifinale di Roma lo scorso 3 luglio, sarà infatti ad AULLA sabato prossimo 21 per giocarsi la finale di uno dei più importati e quotati premi Nazionali dedicati al cantautorato italiano, il prestigioso Premio Lunezia. Davide, sul palco con altri 8 finalisti provenienti da tutta Italia, sarà l’unico rappresentante emiliano romagnolo di questa finalissima e, lato sensu, avrà sulle spalle la responsabilità di essere per una notte il portabandiera della qualità indiscussa della storia musicale della regione Emilia Romagna, una terra che ha dato i natali a numerosi artisti che hanno saputo lasciare un segno indelebile nella storia della musica italiana.
Sarà quindi una notte indimenticabile quella di Aulla dove tutto è pronto per la XXVIII edizione del Premio Lunezia. E si tratta di fatto di un ritorno dopo otto anni nel tradizionale penultimo week-end di luglio: 19, 20 e 21. La “capitale” della Lunigiana si riappropria così di una manifestazione oggi patrimonio della cultura musicale italiana, patrocinata dal Ministero della Cultura e nata nel 1996 nella piccola piazza Cavour, ma già allora consacrata dalla presenza di Fabrizio De André e Fernanda Pivano.
Un Premio, il Lunezia, che – è doveroso ricordarlo – ha ospitato, premiato e fatto esibire più di 250 interpreti della musica italiana. Tra loro, artisti del calibro di Vasco Rossi Ligabue, Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Laura Pausini, Elisa, Pooh, Mauro Pagani, Gianni Morandi, Negramaro, Andrea Bocelli, Charles Aznavour, Vinicio Capossela, Edoardo Bennato e molti altri ancora. Davide Turci si dichiara «molto emozionato di poter essere in un certo senso il portabandiera della nostra regione e delle nostre radici musicali in un contesto cosi importante come il Premio Lunezia. Il mio brano “Con un filo di voce” – ha aggiunto il cantautore solierese – è un inno alla musica cantautorale e fa il verso ai cosiddetti “campioni da karaoke” che rispetto, ma che rappresentano a mio avviso un’altra cosa rispetto alla bellezza di poter scrivere ed interpretare il proprio lavoro. E’ evidente – ha concluso Davide – che il 21 luglio affronterò questa tappa con la giusta motivazione, con tanta emozione e con la responsabilità di cercare di rappresentare al meglio la mia Soliera, la mia provincia e la mia regione. Spero con tutto il cuore di esserne all’altezza».