Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Fusione saltata con Bomporto, il centrosinistra di Bastiglia: “Si può ancora fare”

da | Lug 14, 2018 | Bomporto, Bastiglia | 0 commenti

Il gruppo di maggioranza Centro Sinistra per il Rinnovamento di Bastiglia prende posizione nel dibattito sulla notizia della mancata fusione tra i Comuni di Bastiglia e Bomporto, saltata perché non sono state rispettate le scadenze di legge. Una scelta politica che secondo alcuni commentatori sarebbe legata alla scomparsa delle poltrone attualmente disponibili tra i due Comuni.

Non è così, assicurano dalla maggioranza che sostiene la sindaca di Bastiglia Francesca Silvestri

 

Relativamente al processo di fusione che ha visto coinvolte le due amministrazioni di Bastiglia e Bomporto, siamo a sottolineare quanto segue.
Con lo studio di fattibilità le due amministrazioni hanno inteso dare avvio ad un percorso di confronto teso a valutare la fattibilità rispetto ad una eventuale fusione tra i due comuni. Lo studio, come pure rimarcato nelle osservazioni del Movimento 5Stelle in data 30/01/2017, non è da ritenersi esaustivo per le finalità attese e richiede a nostro giudizio ulteriori approfondimenti, dato e considerato che la fusione è un passo irreversibile che deve avere come obiettivo principale il benessere dei territori e dei suoi cittadini in termini di reali benefici sui servizi.
I soli finanziamenti non possono essere ritenuti motivo valido e sufficiente per procedere a un tale passo, seppure importanti in un periodo storico come questo che ci obbliga ad amministrare tra mille difficoltà in condizioni di ristrettezze economiche. Nonostante ciò i bilanci del Comune di Bastiglia sono specchio di un ente virtuoso e con i conti in ordine.
In particolare detti approfondimenti, peraltro realizzati in tutti gli altri processi di fusione ( vedi quello della Valsamoggia), dovranno valutare eventuali realistiche alternative ed essere finalizzati a declinare con maggiore dettaglio:
1. La condivisione esplicita di una visione comune per il futuro ente ( obiettivi e progetti a medio e lungo termine )
2. La definizione puntuale della nuova “macchina amministrativa” che dovrà occuparsi di gestire anche i finanziamenti previsti. Questo aspetto è fondamentale se non si vuol far trovare impreparati a gestire il nuovo Comune. Occorre quindi una analisi dettagliata delle risorse umane e della nuova collocazione dei servizi, anche alla luce del fatto che molti servizi sono già gestiti in Unione;
3. La definizione della governance che apporti elementi di garanzia per i territori ( vedi questione dei municipi mai affrontata, ma fondamentale);
4. L’individuazione di alcuni progetti identitari e strategici per i territori su cui canalizzare i finanziamenti. E’ importante che i cittadini sappiano dove e su quali progetti verranno investiti i finanziamenti stessi;
5. L’armonizzazione, previa analisi approfondita di regolamenti comunali e procedimenti amministrativi. Questo aspetto spesso trascurato richiede un lungo lavoro di confronto sia tecnico che politico, per mettere in condizione l’eventuale nuovo Comune di essere realmente operativo, efficace ed efficiente nel tempo.
Si rileva inoltre l’importanza di coinvolgere le comunità attraverso un percorso di partecipazione più largo e condiviso, che non può essere affrettato ma che deve essere rispettoso dei tempi di maturazione tipicamente più lunghi per un progetto complesso come questo. Non dimentichiamo che l’ultima parola spetterà proprio ai cittadini che saranno chiamati ad esprimersi in sede referendaria e che dovranno avere tutti elementi per potere decidere serenamente del futuro del loro territorio. Ci siamo trovati a gestire un processo complesso che, naturalmente, avrebbe dovuto essere pienamente condiviso e concertato sin dall’inizio, mentre invece forse a causa di fisiologiche perplessità di una parte, si è sviluppato un processo unidirezionale che ha provato a forzare le tappe invece che creare i presupposti per un percorso sereno, efficace e funzionale.
In mancanza di questi approfondimenti il processo non potrà trovare alcuna possibilità di sviluppo per il rispetto che dobbiamo ai nostri cittadini ed al nostro territorio.
Quindi un percorso potenzialmente virtuoso, ma che ancora necessita di tanto lavoro se vogliamo che dia i frutti sperati.
Non crediamo quindi sia un’opportunità persa, perché rimaniamo convinti che la strada percorsa costituisca un passo importante, ma abbiamo il dovere di acquisire uno scenario esaustivo, completo ed in grado di mettere nelle condizioni di procedere senza quei dubbi che hanno contrassegnato gli ultimi mesi

Il gruppo di maggioranza Centro Sinistra per il Rinnovamento

Condividi su: