Da Trieste a Capo Nord, 30 giorni di viaggio in bicicletta per un fine nobile, per aiutare un progetto solidale in favore dei bambini diversamente abili (qui l’approfondimento): il viaggio del mirandolese Davide Gaddi è cominciato venerdì 1 giugno, e SulPanaro.net lo seguirà giorno dopo giorno attraverso le sue parole, i suoi racconti e le sue foto. E una mappa aggiornata giorno dopo giorno.
29 giugno, Nordkapp (Norvegia)
Eeehhh,
Ce l’ho fatta! Sono arrivato a Capo Nord, ora capisco perché la chiamano la fine del mondo: non c’è nulla, un vento fortissimo che si faceva fatica anche a stare in piedi, aria fredda e paesaggio lunare. Non ci sono piante, solo acqua e roccia, e uno strapiombo di 200-300 metri e tutto attorno il nulla.
Sensazione strana: sono felice perché ho finito il viaggio, e non nego che quando stavo finendo mi sono anche commosso perché è stato un viaggio bellissimo. Oggi me le sono presa con calma, mi sono anche fermato a mangiare, tanto avevo pochi chilometri (34, non 25 come pensavo), peròle salite erano durissime e mi sembrava di essere sullo Stelvio. Però sono anche un po’ infelice, proprio perché il viaggio è finito e, insomma, ho passato l’ultimo mese vivendo appieno questa esperienza, e ora si tratta di tornare alla quotidianità, dopo trenta giorni di bici e di natura.
Sto già pensando al prossimo viaggio, però. Strolgherò qualcosa, non preoccupatevi… Intanto mi preparo al ritorno: in autobus fino a Tromso, poi in aereo sino a casa. Bici smontata e relax, senza pedalare stavolta!
Stiamo per arrivare alla fine anche di questa rubrica: lunedì farò l’ultima puntata, un mix di impressioni e sensazioni personali, e chissà che poi non facciano venire a qualcuno l’idea di ripercorrere lamia strada!
(Davide)
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LA MAPPA
IL PROGETTO
Il viaggio di Davide è a favore dell’Azienda Agricola e Sociale Villa Forni, di Cognento (MO), molto attiva nell’offerta ai ragazzi diversamente abili (agricoltura sociale, pet terapy, ippoterapia, attività laboratoriali, etc.).
La famiglia Forni, una pietra miliare nella storia modenese, ha in essere un ambizioso progetto in più fasi che prevede inizialmente la costruzione di un grande pollaio all’avanguardia per galline ovaiole. Grazie alle uova, e alla farina di grano pregiato (miscela di semi antichi) diversi ragazzi disabili potranno cimentarsi nella preparazione di pasta fresca, rigorosamente nel rispetto della tradizione modenese, e trovare un ruolo se non un lavoro vero e proprio. Sarei felice se il mio viaggio, grazie al sostegno delle persone che mi seguono, potesse dare un concreto aiuto a chi, come i Forni, si spende per aiutare chi ha meno di noi.
Per sostenere l’iniziativa con eventuali donazioni: Iban IT43I0538723300000002619163