Salve a tutti,
come saprete ormai sono tornato in Italia, a casa e al lavoro. Avrete visto anche dal mio profilo Facebook che lo stacco dalla Norvegia all’Italia è stato netto, nei modi e nelle persone…
Ad ogni modo, questo pezzo è per spiegare il motivo per il quale la rubrica grazie alla quale avete potuto seguire quotidianamente il mio viaggio si chiamava “l’uovo di Nordkapp”. Nordkapp è ovviamente Capo Nord, e fin qui tutto ok. Ma perché “uovo”? Perché, come sapete, il mio viaggio era a favore del progetto dell’Azienda Agricola e Sociale Villa Forni, di Cognento (MO), molto attiva nell’offerta ai ragazzi diversamente abili (agricoltura sociale, pet terapy, ippoterapia, attività laboratoriali, etc.), che ha l’idea di portare diversi ragazzi disabili potranno cimentarsi nella preparazione di pasta fresca, rigorosamente nel rispetto della tradizione modenese, e trovare un ruolo se non un lavoro vero e proprio.
Per fare questo, il progetto prevede più fasi e la prima, quella alla quale servono le donazioni, è la costruzione di un grande pollaio all’avanguardia per galline ovaiole. Grazie alle uova, e alla farina di grano pregiato (una miscela di semi antichi), i ragazzi potranno mettere… le mani in pasta.
Nel pollaio si troveranno ovviamente le galline, e saranno loro le… produttrici delle uova a km 0 che serviranno ai ragazzi. Ecco perché “l’uovo di Nordkapp”. E pazienza se quello che vedete nella foto a corredo del pezzo è un uovo di struzzo: sempre uovo è, e sopra c’è disegnato il mondo. Io ne ho percorso in bici un pezzetto. E spero che il mio viaggio sia servito a migliorarlo un po’, il mondo, grazie a questo progetto.
Per sostenere l’iniziativa con eventuali donazioni: Iban IT43I0538723300000002619163
A presto!
(Davide)
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