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Mirandola, Lugli (Fi) replica al Pd: “Non accettiamo testi blindati”

da | Lug 31, 2018 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Non ci stanno i consiglieri forzisti all’accusa lanciata dal capogruppo Pd Enrico Dotti in merito all’uscita dall’aula in occasione del voto dell’ordine del giorno sul sisma, nella seduta del 30 luglio.

Arriva a stretto giro di posta la replica di Marian Lugli, capogruppo Fi in consiglio a Mirandola, che così scrive in una nota:

Non accettiamo testi blindati noi forzisti visto che siamo ancora in democrazia. Ieri sera in consiglio comunale abbiamo ricevuto e preso atto di un ordine del giorno sulla ricostruzione e la stessa lista i Mirandolesi che è un’alleata di governo non era cofirmataria dell’ordine del giorno presentato dal PD e l’ha saputo soltanto in consiglio conunale lamentandosi.

Io e il mio gruppo abbiamo detto se si fa un testo condiviso, interessante, più costruttivo ci stiamo in aula, invece non vi é stata la volonta di condividerlo dal relatore. Non ha dato spazio per migliorare il documento interessante e condivisibile per il bene della Bassa modenese abbandonata da anni senza tangenziali, Cispadana. Ci ritroviamo solo un dormitorio. Quindi Forza Italia ha comunicato che non partecipare ad un ordine del giorno blidato, senza avere la possibilità di migliorarlo e di contro replica cioè dire anche la nostra.

Il testo era talmanete blindato che democraticamente ci hanno detto: “O lo votate così oppure noi non lo vogliamo modificare con gli altri gruppi consiliari”, in specifica le opposizioni. Un collega delle opposizioni avrebbe anche detto: “In questo comune predomina una dittatura”. Dopo che abbiamo visto questa arroganza, urla, non davano la possibilità di contro replica e ci volevono insegnare come stare al mondo io e il mio gruppo abbiamo abbandonato l’aula, dopo sei minuti di urla e sbraiti.

Io ho pensato che per il bene della comunità Mirandolese e frazioni non era giusto partecipare alla discussione dopo tutto quello che ci siamo sentiti dire e fatto nei nostri confronti. Noi rimaniamo nelle aule se vi è rispetto e considerazione delle opposizioni democraticamente elette dai cittadini. W la libertà.

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