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Piazza Garibaldi, Confesercenti e Confcommercio: “Il Comune non sposta nessun mercato!”

da | Lug 28, 2018 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – “Di gravità assoluta, velleitarie, fuori luogo e inopportune.” Così ANVA-Confesercenti e FIVA-Confcommercio – sigle che rappresentano i commercianti modenesi su area pubblica – definiscono in una dura nota la volontà dell’amministrazione comunale di Finale Emilia di voler spostare il mercato settimanale dalla sede attuale di piazza Garibaldi, per sostituirlo con il mercato contadino. “E tutto questo, senza alcun confronto preventivo con le Associazioni maggiormente rappresentative degli operatori ambulanti”, hanno aggiunto.

Tuonano pesanti le parole delle associazioni dei commercianti in merito al progetto che la Giunta Palazzi ha presentato mercoledì 25 luglio e di cui le sigle sarebbero state informate solo a mezzo stampa.

“Ad oggi – aggiungono le associazioni – a noi non è pervenuta nessuna richiesta di incontro per avviare un confronto in merito allo spostamento del mercato. Quindi, se le intenzioni dell’amministrazione è quella di procedere in questa direzione andremo per vie legali chiedendo l’annullamento degli atti amministrativi a tutela degli interessi degli imprenditori che rappresentiamo. Dovrebbero saperlo cosa significa lo spostamento di un mercato in termini economici: e cioè penalizzazione per le imprese e perdita di attrattività, per il centro in cui si svolge. Senza contare che la riorganizzazione di una nuova area mercatale è un fatto complesso e difficile da attuare, in considerazione dei contraccolpi economici che potrebbero subire tutti gli esercizi commerciali, sia quelli su area pubblica  che  in sede fissa. Inoltre, gli spostamenti – a volte anche di pochi metri – cambiando la posizione dei posteggi comportano una perdita di redditività per le singole attività commerciali, in quanto  le nuove collocazioni, sconosciute alla clientela abituale del mercato settimanale,  comportano svantaggi – riduzione di incassi in primo luogo – per gli operatori per lungo tempo. Quindi, già gli ambulanti si trovano ad affrontare difficoltà d’ogni sorta barcamenandosi tra fisco e burocrazia, è dunque necessario questo spostamento del mercato, oltretutto classificato come storico in base a normativa regionale? Il nostro auspicio è che questi annunci a mezzo stampa restino tali e che si sia tratto solamente di una boutade estiva. Mentre come abbiamo già chiesto è opportuno e fondamentale che l’amministrazione ci incontri quanto prima”.

Il progetto di rigenerazione di piazza Garibaldi ha suscitato non poche polemiche e critiche e già poche ore dopo l’incontro il sindaco Palazzi, che è alle prese anche con la crisi della maggioranza, ha tenuto a precisare in un post sui social che quella presentata il 25 luglio è “la bozza del progetto che nei prossimi due mesi, sulla base di indicazioni di privati cittadini e associazioni potrà essere corretto e condiviso per la sua stesura definitiva. La struttura, l’idea generale del progetto di Piazza Garibaldi è stata favorevolmente accolta dalla Regione Emilia Romagna che ha dato l’autorizzazione al suo sviluppo per definirne l’esecutivo. Costerà circa 1.880.000 euro finanziati da 1.250.00 dalla RER ed il resto dal Comune di Finale Emilia”.

Una delle critiche mosse al Sindaco è quella di aver scelto di presentare il progetto alle 10 del mattino. Sulla questione è intervenuto lo stesso Palazzi rispondendo al rappresentante della Confesercenti Area Nord: “L’approccio un po’ polemico sulla modalità con cui si è fatta la presentazione lo trovo fuori luogo soprattutto per il fatto che il progetto ha avuto la necessità di essere lavorato abbastanza velocemente perché esistono delle scadenze e la scadenza è il 30 settembre. Siamo consapevoli del fatto che per averlo organizzato alla mattina e prima delle ferie qualcuno si sarebbe lamentato. Questo incontro era rivolto alla popolazione intera e non solo ai commercianti. Avremo anche il tempo di ritrovarci con le associazioni come facciamo in altre occasioni”.

Sempre in quell’occasione Palazzi ha ribadito che la presentazione “è un punto di partenza e non di arrivo.
Non esistono solo i commercianti, che sono una parte importante della nostra realtà, ma anche i cittadini che sono la parte più prevalente. Stiamo facendo delle proposte che ritengo essere fatte molto bene. Il momento di confronto è aperto da questo momento, non è chiuso”.

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