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Rinnovato il contratto per oltre 10 mila operai agricoli modenesi

da | Lug 4, 2018 | San Felice sul Panaro, San Prospero | 0 commenti

Dopo quasi due anni di trattativa è stato rinnovato il Contratto Provinciale degli operai agricoli della provincia di Modena.

Il Contratto Provinciale, firmato dalle organizzazioni sindacali del settore agricolo FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILA-UIL con le organizzazioni datoriali Confagricoltura, Coldiretti e CIA, dà copertura contrattuale ad oltre 10.000 operai agricoli tra fissi e stagionali della provincia di Modena.

Il Contratto provinciale, valido fino al 31 dicembre 2019, ha portato i seguenti miglioramenti:

– un aumento medio delle retribuzioni pari all’1,8%, di cui la prima tranche dal 1° luglio 2018 e la seconda dal 1° aprile 2019;

– una regolamentazione dell’utilizzo degli appalti nel settore agricolo al fine di ridurre i rischi di dumping contrattuale e sociale; – un incremento dell’indennità una tantum per maternità da 700 a 1.000 €;

– un abbassamento da 13 a 10 giorni della soglia minima per avere diritto all’integrazione dei primi tre giorni di malattia;

– una indennità una tantum di disoccupazione pari a una mensilità per i lavoratori a tempo indeterminato licenziati;

– un sistema di sorveglianza sanitaria con mutualizzazione dei costi a carico delle imprese agricole per favorire l’applicazione della normativa sulle visite mediche dei lavoratori;

– un sistema di Rappresentanza dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale tale da permettere i controlli di sicurezza nelle imprese agricole da parte dei rappresentanti dei lavoratori (da realizzare entro il 31 dicembre 2018);

– un aumento al 1,5% della quota aziendale per i lavoratori aderenti al Fondo di Previdenza Complementare Agrifondo.

Sono questi i risultati più significativi che la delegazione trattante e le segreterie territoriali di FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILA-UIL hanno valutato positivamente . “E’ stata una trattativa lunga e complicata per un settore polverizzato in migliaia di imprese agricole distribuite su tutta la provincia e dove c’è un importante utilizzo di manodopera straniera – dichiarano le tre sigle sindacali. Il risultato è positivo perché il nuovo contratto provinciale distribuisce reddito e diritti in una situazione economica di difficoltà.”

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