MEDOLLA – Ha sfidato la canicola dei giorni di fine luglio per portare un piccolo segno di solidarietà a chi come lui ha vissuto il dramma del terremoto.
Moreno Morandi vive e lavora a Medolla, in un’azienda del biomedicale, ed è il protagonista di un viaggio in solitaria lungo le strade che dalla Bassa, segnata dal sisma del 2012, lo hanno portato ad Amatrice, città simbolo del terremoto che ha colpito l’Italia Centrale nell’agosto 2016.
È partito a bordo della sua Vespa il 24 luglio da Medolla ed è arrivato ad Amatrice il 28, con un giorno di ritardo sulla tabella di marcia, quando ha consegnato al parroco e al vescovo una candela benedetta donatagli dal parroco di Medolla. Lungo la strada solo poche tappe: Norcia, Assisi, Rieti e Ascoli Piceno.
“Ho portato – racconta Morandi al nostro giornale – una piccola luce in quella terra devastata e dimenticata. Era una cosa che volevo fare perché volevo andare a vedere con i miei occhi”. Il desiderio, dunque, di portare la testimonianza di chi il dramma del terremoto l’ha vissuto in prima persona.
Morandi, infatti, ha subito danni dal sisma del maggio 2012 e si è sentito doppiamente coinvolto: “Sono un terremotato anche io. Sto aspettando la concessione per rifare la mia casa. Questo viaggio per me ha avuto un doppio significato”.
Ecco alcuni scatti del viaggio: