Dopo l’alluvione di gennaio 2014, con la rotta del Secchia a San Matteo, la Regione ha stanziato quasi 100 milioni di euro per finanziare gli interventi di messa in sicurezza idraulica dei territori attraversati dai fiumi Secchia, Panaro e canale Naviglio.
A Cavezzo, in un incontro pubblico, Aipo (Agenzia interregionale del fiume Po) e Protezione civile hanno fatto il punto su ciò che è stato fatto e sulle opere programmate fino al 2020. “Dopo la rottura dell’argine del Secchia – spiega Federica Pellegrini, Dirigente Aipo dell’ufficio di Modena – sono stati eseguiti numerossissimi lavori urgenti di messa in sicurezza. A luglio di quest’anno sono partiti gli interventi più importanti, nel tratto di monte tra Campogalliano e Modena e sono stati appaltati gli interventi di adeguamento funzionali in quota e sagoma dei rilevati arginali alla piena con tempo di ritorno a 20 anni, cantiere che si concluderà nell’estate del 2019. L’importo dei lavori e di oltre 6 milioni di euro. Sempre in questi mesi, è stato appaltato l’intervento che riguarda il tratto di valle del Secchia da Soliera a Concordia. Anche in questo caso sono previsti lavori strutturali sulle arginature, per poco più di 12 milioni di euro, che si concluderanno nel 2020. Oltre a questi interventi lungo l’asta del Secchia, è in corso la progettazione anche l’adeguamento della cassa di espansione del fiume. In particolare è stato concluso il progetto preliminare e tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2019 si procederà con le altre fasi di progettazione. L’importo finanziato è di 18 milioni di euro. Questi interventi consentiranno di mettere in sicurezza e avviare un adeguamento molto importante anche della cassa di espansione di monte”.
Intervista Federica Pellegrini, Dirigente Aipo ufficio di Modena
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Nel dettaglio, la messa in sicurezza del sistema difensivo del Secchia prevede: adeguamento funzionale della cassa di espansione (per aumentarne la capacità di laminazione in rapporto alla capacità di deflusso dell’alveo arginato a valle) e del sistema arginale di valle per il contenimento degli eventi con tempo di ritorno pari a 20 anni, con franco di un metro nell’attuale condizione della cassa. Nel tratto in quota e in sagoma a valle della cassa del Secchia, cioè fino a Concordia, i lavori, finanziati con quasi 32 milioni di euro, riguardano: il rialzo e ringrosso arginale, il contrasto ai fenomeni di filtrazione con il posizionamento di diaframmi e mantellate, il ripristino della conformazione dell’alveo inciso, mediante riprofilature di sponda e realizzazione di scogliere in massi di cava, il sostegno al piede del rilevato arginale con palancolati metallici, opere puntuali di stabilizzazione dell’argine e contenimento della piena. Gli interventi prioritari, eseguiti ad agosto di quest’anno o in corso di prossima ultimazione, ammontano a 4,2 milioni di euro.