CAVEZZO – E’ diventato virale il video che racconta quanto accaduto a Cavezzo l’altro giorno, per denunciare come alla festa organizzata nella sede della onlus Il Piccolo Principe per il compleanno di un bimbo disabile di 4 anni, cui è stato diagnosticato l’autismo, non si sia presentato nessuno dei 23 amichetti della scuola materna che erano stati invitati dalla madre. Un fatto che farebbe rimanere male chiunque, a qualunque età. Solo un bimbo ha fatto alla fine un passaggio alla festa, ma non è bastato per lenire amarezza e delusione. Così, per raccontare l’accaduto e denunciare il comportamento dei genitori, la mamma ha fatto un video e l’ha postato su Facebook.
In casa mia – racconta la mamma nel video – mi hanno insegnato che chiedere è lecito e rispondere è sinonimo di cortesia bastava mi rispondessero di no, invece sono stata ignorata. Ho scritto l’invito per la festa di compleanno di mio figlio nella chat dei genitori dei suoi compagni di classe, invitandoli di lunedì alle 18 all’interno degli spazi che un’associazione con cui collaboro a Cavezzo mi aveva messo a disposizione per fare la festicciola. Ma su 18 persone che hanno ricevuto l’invito solo in 5 mi hanno risposto.
Sono stati corretti innanzitutto per la risposta e poi perché mi hanno anche spiegato il motivo della loro assenza. Tra questi genitori c’è chi mi ha detto, infatti, che sono testimoni di Geova e non festeggiano i compleanni, un’altra mamma mi ha spiegato che avendo una bimba molto piccola non riusciva ad uscire, un’altra che sarebbe venuta ma che poi, causa un contrattempo all’ultimo, non ce l’ha fatta, e un’altra ancora che aveva il bimbo malato e non ce la faceva a partecipare. Solo una mamma, dei cinque genitori che mi hanno risposto, è riuscita infine a venire alla festa con il suo bimbo.
Ci sono rimasta molto male, anche perché avevo fatto degli investimenti per organizzare il compleanno e comprato anche una grande torta. Ho saputo poi che molte madri mi hanno accusata di farmi pubblicità solo perché nell’invito avevo chiesto di non portare regali, in quanto mio figlio ha già tanti giochi, ma piuttosto di fare una donazione all’associazione per aiutare così altri bimbi in difficoltà. Anche se ho ricevuto tanta solidarietà per quello che mi è successo dopo essermi sfogata sui social, non capisco il perché di questa discriminazione verso me e di conseguenza verso mio figlio. Sembro diventata il nemico numero uno, c’è chi addirittura non mi saluta più a Cavezzo.
LEGGI ANCHE: LE REAZIONI TRA SDEGNO E INCREDULITA’
Dopo la pubblicazione del video, almeno sul web la solidarietà raccolta è stata tanta. E’ arrivato anche un invito da Milano, e il bimbo oggi è atteso per una grande festa al Milano Kids Festival.
LEGGI ANCHE
Autismo, da Cavezzo la petizione per Francesco Pio: “L’Asl paghi la riabilitazione col metodo Aba”