“Se non si assicura la massima partecipazione dei cittadini alla governance dei consorzi di bonifica, la loro gestione sarà sempre a vantaggio delle grandi associazioni agricole. Con il risultato che temi come quello del dissesto idrogeologico e della sicurezza idraulica rischiano di essere ulteriormente sottovalutati. Ecco perché c’è la necessità di inserire dei correttivi nel sistema di elezione dei rappresentanti dei consorzi, così come attuare finalmente il voto elettronico. Particolari che purtroppo però la Regione continua volutamente ad ignorare”. È il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che mercoledì 25 settembre l’assessora all’agricoltura Simona Caselli ha risposto ad un question time presentato dallo stesso consigliere M5S in apertura della seduta dell’Assemblea Legislativa e che riguardava il sistema di voto per i consorzi di bonifica in particolare quello dell’Emilia Centrale che da ieri è impegnato nella scelta dei suoi nuovi rappresenti.
“Come abbiamo sempre sostenuto il sistema di governo dei Consorzi non è equilibrato – spiega Andrea Bertani – Per quello dell’Emilia Centrale siamo davanti a un evidente paradosso con 176mila persone che nella sezione 1 scelgono 4 consiglieri mentre i 709 votanti della sezione 4 ne eleggono addirittura 5. Si tratta di una sproporzione enorme che si traduce in un ostacolo alla partecipazione dei cittadini alla gestione dei Consorzi, partecipazione che permetterebbe una migliore efficienza ed un maggiore controllo ed equilibrio sull’operato dei consorzi”. Nel suo intervento in aula il consigliere Bertani ha ricordato l’esempio del Consorzio della bonifica Burana dove l’ingresso della lista “Cittadini nel consorzio” con il consigliere Stefano Pelliciari ha finalmente permesso di avere un nuovo approccio alla governance dell’ente, lottando per trasparenza e controllo sulla gestione delle risorse.
“Se ai cittadini non viene data la possibilità di partecipare attivamente alla gestione di questi enti non si può assicurare quella trasparenza che la Regione dice di voler assicurare all’interno dei Consorzi – conclude Andrea Bertani – Ecco perché auspichiamo che anche nel consorzio di bonifica Emilia Centrale le liste proposte dai cittadini, come la lista ‘Progetto ambiente-nuova bonifica’, abbiano successo nonostante i meccanismi che ostacolano la partecipazione e che tutelano sempre e solo le grandi associazioni agricole. È assolutamente necessario inserire dei correttivi ai sistemi elettivi, così come è fondamentale puntare sul voto telematico che, nonostante le promesse e gli impegni della Regione, è ancora fermo al palo”.
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