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Giochi d’acqua e alberi per la nuova piazza Garibaldi a Finale Emilia

da | Set 5, 2018 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – Giochi d’acqua, alberi e una grande area pedonale per la nuova piazza Garibaldi a Finale Emilia. Il progetto di riqualificazione della piazza più importante della città, che arriva dopo diversi anni al dunque, è stato presentato l’altra sera in Consiglio Comunale a Finale.
Costerà 1,8 milioni di euro (600 mila dal Comune e il resto dalla Regione) e prevede la scomparsa di 50 dei 90 parcheggi che ci sono adesso. Ridimensionato anche il mercato, che si sposterà in parte verso piazza Verdi.

IL PROGETTO

Ma come sarà la nuova piazza Garibaldi a Finale Emilia che sarà in parte liberata da parcheggi e mercato? Con pavimentazione nuove, percorsi pedonali, piena di alberi e con un corso d’acqua artificiale con spruzzi e giochi d’acqua. Il fiumiciattolo artificiale, profondo una decina di centimetri, partità dal cuore della piazza e terminerà ai Giardini De Gasperi, che sarà così “ricucito” con il centro storico.

 

I cinquanta parcheggi persi saranno in parte recuperati nella zona del cimitero, e nuovi posti auto sorgeranno nell’area del nuovo Comune e nel polo industriale.

I lavori in piazza dovrebbero cominciare, dopo l’approvazione definitiva delle Regione, nell’autunno 2019.

LE POLEMICHE

La presentazione in Consiglio del progetto non ha mancato di suscitare nuove polemiche. Infatti, praticamente tutti coloro che sono intervenuti tra le 200 persone presenti alla serata hanno osservato come  mancasse una condivisione del progetto e che pare che sia un “pacchetto pronto” immodificabile. Come sintetizza da Sinistra Civica il consigliere Stefano Lugli:

Report del consiglio comunale di Finale Emilia su piazza Garibaldi:
Il progetto è questo.
Non vi piace? Fatevene una ragione. Volete un percorso partecipato? Non c’è tempo da perdere. Avete osservazioni? È perché difendete interessi corporativi.
La nuova Piazza Garibaldi è una scelta che dovrebbe essere condivisa con i cittadini che ne usufruiranno, che ci lavoreranno, che la vivranno.
Ma è indiscutibile.

(Nella foto la slide illustrata in Consiglio)

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