Vendemmia alle battute finali, ma il deputato del M5S Davide Zanichelli ha presentato una interrogazione parlamentare sulle uve “pirata” al Ministro dell’Agricoltura.
“L’abbondante produzione di uve a bacca bianca – spiega Zanichelli in una nota – ha già innescato speculazioni di mercato e operazioni fuori dalla legge e dai controlli preposti: moltissima uva da tavola, infatti, viene destinata per pochissimi centesimi al chilogrammo alla produzione di vino, by-passando i disciplinari e le norme sanitarie. La prassi delle uve “pirata” non è purtroppo una novità, ma provoca ogni anno un gravissimo danno economico ai viticoltori onesti”.
“In un’annata contrassegnata da un giugno assai piovoso è fondamentale evitare che per colpa di spregiudicati trafficanti e complici imbottigliatori si verifichino gravi ripercussioni sul mercato dei vini, che per la nostra provincia rappresenta un’eccellenza (si pensi al Lambrusco o alla Spèrgola) e un indotto di notevole valore. È bene ricordare – continua Zanichelli – che le uve da tavola, se vinificate, sono più soggette allo sviluppo di metanolo: oltre al danno economico il rischio è quindi enorme. Nel dubbio, consigliamo sempre meglio acquistare dai piccoli produttori o direttamente dalle cantine, ma è bene che le istituzioni contrastino le contraffazioni”.
Per questo Zanichelli, insieme ad altri colleghi, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, affinché incrementi i controlli per “assicurare principalmente il rispetto dei disciplinari di produzione e per limitare queste pratiche illegali di frodi a danno dei consumatori privati”, conclude la nota.