Al via i lavori per liberare dalla sabbia il Po di Volano, alla sacca di Goro. Il cantiere, finanziato dalla Regione con 350mila euro, è partito ieri e si chiuderà nell’arco di 60 giorni. Permetterà la movimentazione di oltre 40 mila metri cubi di materiale, che in parte verrà utilizzato per un intervento di rigenerazione ambientale del Bosco della Mesola: un’area di pregio naturalistico dove si realizzerà una zona di biodiversità per la vegetazione spontanea, in particolare il fragmiteto, utile anche in funzione anti-erosione costiera.
“Si tratta di un nuovo intervento strategico e urgente per la sicurezza idraulica e della navigazione- afferma l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo-. Le opere di dragaggio permetteranno il migliore deflusso delle acque del Po di Volano, rispondendo alle richieste dei Comuni, della Capitaneria di porto e degli operatori economici. Particolarmente importante è il carattere innovativo del cantiere, che si svolgerà secondo i principi della riqualificazione naturalistica: permetterà di unire la sicurezza al miglioramento della qualità ecologica dell’acqua e alla tutela del patrimonio di biodiversità che contraddistingue la Sacca e il Bosco della Mesola”.
Questo intervento di manutenzione, a cura dell’Area Reno e Po di Volano dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, si unisce ad altre opere per un totale di 2 milioni 500 mila euro programmate nel 2018. In particolare, al ripascimento delle spiagge in erosione sono destinati nel 2018 altri 350 mila euro. Sui fiumi, invece, sono in programma cantieri per 1 milione 800 mila euro di euro.
L’elenco degli interventi
Nel 2018 la Regione con 225 milia euro ha previsto interventi sui bacini del Po di Volano nei territori di Ferrara, Fiscaglia, Ostellato, Comacchio e Codigoro; altri 225 mila sono destinati ai torrenti Idice e Sillaro; 150 mila euro per il Basso Reno e Cavo Napolenico. I lavori continueranno nel 2019 e 2020, con 348 mila ogni anno.
A cura di Aipo, invece, avviate o al via opere per 1 milione 200 mila euro già nell’anno in corso. In particolare, 4 sono i lavori di manutenzione straordinaria per circa 850 mila euro: il primo stralcio del rialzo degli argini del Panaro, a Bondeno (200 mila euro); il disboscamento, la sistemazione di frane e lo svolgimento di studi sulle difese spondali del Po a Pontelagoscuro (155 mila euro); il primo stralcio del ringrosso degli argini del Grande fiume a Ferrara (296 mila euro) e opere di sicurezza a Ro (200 mila euro). Altri 375 mila euro si stanno investendo per sfalci, chiusura di tane e manutenzione ordinaria. Nel 2019 i cantieri continueranno con 1 milione 70 mila euro: proseguiranno le opere a Ferrara (516 mila euro) e a Ro (180 mila euro), così come le manutenzioni ordinarie (420 mila euro).