Per la prevenzione, cura e assistenza del gioco d’azzardo patologico la Regione Emilia-Romagna può contare su 7 milioni e 400mila euro di nuove risorse.
È quanto è stato assegnato alla Regione Emilia-Romagna dal decreto – su cui la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso parere positivo – che ripartisce il Fondo per il gioco d’azzardo patologico per gli anni 2018-2019.
“Con queste risorse- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- sarà possibile proseguire nel percorso di qualificazione dell’assistenza alle persone con problemi di dipendenza dal gioco d’azzardo patologico e, al tempo stesso, portare avanti tutta l’attività di prevenzione, rivolta all’intera popolazione regionale, e fatta assieme ai Comuni all’interno dei Piani di zona. Proseguiamo così su una strada già tracciata: come Regione- chiude Venturi- siamo impegnati da anni su questo fenomeno che ha forti connotazioni sanitarie e sociali, e che interessa indistintamente giovani e anziani. E proprio perché si parla di ‘dipendenza’, non abbasseremo la guardia”.
Ammonta a 100 milioni di euro la cifra complessiva a disposizione delle Regioni per i due anni; per l’Emilia-Romagna, la quota di accesso al Fondo è del 7,43%, e si traduce in oltre 3 milioni e 700 mila euro per ciascuna delle due annualità.
Nel 2017, sono state 1.521 le persone con problemi di dipendenza da gioco patologico prese in carico dai servizi competenti delle Aziende sanitariedella Regione. Per quanto riguarda la prevenzione e le attività di contrasto all’indebitamento, tutti e 38 i Distretti, nell’ambito dei Piani di zonaappena approvati, hanno messo nero su bianco i progetti da realizzare all’interno del Piano d’azione regionale contro la ludopatia.