L’azienda modenese Biomat che intende realizzare un maxi impianto di biometano a Concordia dettaglia nuovi particolari dopo l’ultimo nostro articolo che si chiedeva quale sarebbe stato l’impatto ambientale del dover far arrivare ogni giorni garndi quantità di organico da fare “mangiare” alla centrale per produrre gas da vendere. Anche perchè, ascoltando chi sul territorio l’organico lo produce (Aimag) e guardando cosa accade dall’altre parte del Secchia (dove ci sono 5 aziende simili), difficilmente l’organico necessario si può recuperare da zone vicine.
Ma ecco la risposta dell’azienda.
Bio Bimat fa sapere che il traffico indotto dall’impianto da realizzare a Concordia è stimabile in 15 camion al giorno, come si evince dalla documentazione presentata per la Valutazione di Impatto Ambientale.Il conferimento del materiale, che verrà avviato rapidamente al trattamento, avverrà tra le 5 e le 8 del mattino. In quella fascia oraria non c’è traffico sostenuto o congestionato sulle strade di accesso o adiacenti all’impianto.Per quanto riguarda la Forsu, obiettivo prioritario della società è quello di rivolgersi al mercato locale e regionale, per avere materiale da filiera controllata.Le lavorazioni del materiale avvengono tutte al chiuso, per cui non ci sono dispersioni odorigene, e con processi naturali che non generano emissioni inquinanti.I proponenti ribadiscono la loro disponibilità a fornire informazioni e chiarimenti sull’impianto, a partire dall’incontro di mercoledì prossimo convocato dal Comune di Concordia.