Arrivano 245 nuovi Carabinieri in regione, per Modena saranno diverse decine. Lo rende noto l’Arma dei Carabinieri,spiegando che il prossimo 12 novembre giungeranno presso le Stazioni e le Tenenze dislocate nel territorio regionale 245 nuovi Carabinieri, di cui 30 specializzati nell’assolvimento delle funzioni di tutela forestale, ambientale e agroalimentare.
I giovani Carabinieri hanno seguito un intenso percorso formativo comune di base, iniziato nel mese di dicembre, per poi specializzarsi a seconda dell’organizzazione di successiva destinazione ossia quella territoriale o quella forestale.
Tutti – si legge in una nota -sono stati formati nelle Scuole dell’Arma dei Carabinieri di Torino, Velletri (RM), Campobasso, Iglesias (CA), Reggio Calabria. Il personale che sarà impiegato nei reparti della linea forestale ha frequentato lo specifico corso di specializzazione presso la storica Scuola dell’ex Corpo Forestale dello Stato di Cittaducale (RI).
I 215 militari, di cui 41 di sesso femminile, assegnati all’organizzazione territoriale contribuiranno ad accrescere i livelli di sicurezza delle comunità dell’Emilia Romagna ove saranno chiamati ad operare, rafforzando l’efficacia della rete dei servizi di prossimità al cittadino, rappresentati dalle 340 Stazioni e 5 Tenenze dipendenti dai 9 Comandi Provinciali.
I reparti alimentati con le nuove risorse sono stati scelti dal Comando Legione, privilegiando soprattutto le aree ove l’Arma è l’unico presidio di polizia, al fine di incrementare la loro proiezione esterna con servizi di controllo del territorio e così fornire immediate risposte al cittadino.
Le nuove unità sono state assegnate:
- lungo la dorsale appenninica, per consolidare la presenza dello Stato anche in aree isolate, spesso di difficile raggiungimento, soprattutto in caso di avversità atmosferiche e non estranee ai rischi di possibili infiltrazioni di soggetti pericolosi per la sicurezza pubblica e monitorarne la presenza;
- nei quartieri periferici dei capoluoghi provinciali, in particolare quello di Bologna, e dei centri maggiori, per contrastare i fenomeni di criminalità predatoria, quelli legati al traffico di sostanze stupefacenti e di altri reati che destano maggiore allarme sociale, spesso rivolti in danno delle cosiddette “fasce deboli”;
- lungo la costiera adriatica, interessata da consistenti flussi turistici nel periodo estivo e ove comunque si manifestano attività delittuose legate ai traffici di stupefacenti;
- in altri specifici reparti, sulla base di valutazioni di carattere operativo, scaturite da analisi condotte sulle dinamiche dei fenomeni delinquenziali registrati nell’ultimo arco temporale.
Si è poi anche cercato di coniugare, con sensibile attenzione, le priorità istituzionali con le necessità familiari rappresentate dal personale, accogliendo alcune richieste di trasferimento in altre località della regione per varie esigenze, come quelle di ricongiungimento al coniuge lavoratore o per ragioni di natura assistenziale nei riguardi di parenti in condizioni di bisogno, potendo sostituire gli interessati con i neo Carabinieri.
Per quanto riguarda i 30 militari, di cui 4 donne, della linea Forestale, alcuni sono stati destinati alle Stazioni Carabinieri Forestali, altri, invece, alle Stazioni Carabinieri Parco. Queste ultime, in particolare, svolgono attività di sorveglianza e vari compiti di alta specializzazione in raccordo funzionale con gli Enti Parco nell’ambito dello splendido Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e di quello delle Foreste Casentinesi.
Tra i Carabinieri assegnati alle Stazioni Forestali e a quelle Parco, alcuni sono specializzati in informatica. Essi andranno ad affiancarsi alla rete dei Carabinieri esperti telematici che operano nell’ambito dell’organizzazione territoriale, che provvedono all’assistenza diretta per il funzionamento dei numerosi applicativi utilizzati per l’e-government ossia per la gestione delle attività operative, logistiche e amministrative e per gli interventi di mantenimento in efficienza degli apparati.