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Biometano a Concordia, il progetto presentato a imprenditori e associazioni

da | Nov 7, 2018 | Concordia | 0 commenti

CONCORDIA SULLA SECCHIA – Mentre in serata si è tenuto un incontro al cinema Splendor in cui il Comitato Salute e Ambiente ha espresso le sue perplessità, lunedì il progetto di nuovo maxi impianto di produzione di biometano di Concordia è stato presentato ad imprenditori e associazioni.

Nel corso dell’incontro con gli imprenditori dell’area ex Kermar e i rappresentanti di Cna e Confartigianato – Lapam, i soci di Bio Bimat che propugnano il progetto hanno chiarito, con i dati contenuti negli studi presentati per la VIA,  gli elementi principali per la realizzazione di un impianto a biometano, per dare una risposta ai dubbi delle imprese e alle preoccupazioni dei cittadini.  Ecco il comunicato di Bio Bimat

I camion che conferiranno il materiale sono, secondo una stima largamente prudenziale, 15 al giorno (13 dei quali completeranno le operazioni nella fascia 6/8 del mattino)

Considerando la capacità massima di lavorazione dell’impianto di 100 mila tonnellate l’anno, 312 giorni/anno di operatività e una capacità di 30 tonnellate per camion, il risultato è di 10,68 mezzi al giorno che transiteranno su una strada che vede il passaggio, nel giorno feriale medio, di 11.400 veicoli, di cui 700 camion.

I mezzi che entreranno nell’impianto per lo scarico della Forsu saranno gli stessi che porteranno via l’ammendante o i materiali da avviare al riuso.

Tutte le lavorazioni avverranno al chiuso, non ci saranno dispersioni odorigene. I soci di Bio Bimat hanno invitato imprenditori e associazioni ad una visita ad un impianto simile, già operativo e a avviare un confronto con imprenditori, associazioni d’impresa, cittadini e pubbliche amministrazioni di territori in cui sono presenti impianti per la produzione di biometano simili a quello da realizzare a Concordia: a umido e con lavorazioni al chiuso.

Impianti simili sono neutri dal punto di vista delle emissioni (la CO2 rilasciata è la stessa che il materiale lavorato rilascerebbe naturalmente in ambiente), generano una consistente riduzione dell’utilizzo di combustibili fossili e utilizzano processi naturali per l’ottenimento di biogas e ammendante

Non ci sono rischi biologici o di esplosione: nell’impianto non c’è combustione e il materiale di lavorazione è umido e inerte.

I soci di Bio Bimat hanno ribadito l’impegno formale di ritirare la Forsu solo da multiservizi dell’Emilia-Romagna: secondo i dati Ispra, la disponibilità di Forsu in Emilia-Romagna ammonta a 712.900 tonnellate.

Nei prossimi giorni, come annunciato pubblicamente nel corso dell’incontro con i consiglieri comunali di Concordia, sarà programmato un incontro di presentazione del progetto alla cittadinanza, con i dati reali degli studi redatti da professionisti e ora al vaglio degli Enti per la Valutazione di Impatto Ambientale. Sarà un’occasione per i cittadini di Concordia per farsi una propria opinione sulla tipologia di impianto proposto e sull’economia circolare, confrontandosi con le informazioni reali e non con letture allarmistiche, strumentali e dal sapore elettoralistico.

 

BIOMETANO NELLA BASSA

 

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