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Differenziata: premi per Medolla, Camposanto, Novi, San Possidonio, Soliera, Carpi e San Felice

da | Nov 29, 2018 | In Primo Piano, San Felice sul Panaro, Medolla, Camposanto, San Possidonio, Novi, Soliera, In primo piano, Carpi, In primo piano | 0 commenti

Medolla, Camposanto, Novi, Carpi, Soliera, San Possidonio e San Felice – Sette comuni della Bassa hanno vinto il premio dei comuni ricicloni la cui cerimonia si è tenuta a Forlì in occasione dell’Ecoforum Emilia-Romagna, edizione regionale della storica iniziativa nazionale promossa da Legambiente, che premia i migliori risultati conseguiti dalle amministrazioni comunali in tema di gestione dei rifiuti urbani nel corso del 2017.

Primo comune Carpi. in tutta la regione, per maggiore raccolta differenziata e minori quantità di rifiuti a smaltimento per i comuni oltre i 25.000 abitanti. I comuni di San Felice e Medolla primo e secondo per raccolta differenziata nella fascia 5.000-25.000 abitanti; i Comuni di Camposanto e San Possidonio primo e secondo nella fascia fino a 5000 abitanti; San Felice e Novi primo e secondo per minori quantità a smaltimento sempre fascia 5.000-25.000 e Camposanto primo nella fascia sotto i 5.000 abitanti. Soliera menzione speciale per essere stata antesignano del sistema e i risultati ottenuti.

Un riconoscimento è poi andato ad Amag,  primo gestore in Emilia Romagna: opera in 11 comuni tutti con raccolta domiciliare con tariffa puntuale, con 82% raccolta differenziata media nel territorio, 81 kg abitante/anno per rifiuti a smaltimento.

Risultati importanti, dunque, nel 2017 che nel complesso hanno permesso di ridurre i rifiuti avviati a smaltimento in regione per circa 100.000 tonnellate, rispetto all’anno precedente: praticamente l’equivalente di un impianto di smaltimento medio grande.

 Nella mattinata della premiazione Legambiente ha voluto tuttavia sottolineare che la sostenibilità nella filiera dei rifiuti non può prescindere anche dalla gestione virtuosa degli scarti delle aziende (i rifiuti speciali). Sempre più le associazioni economiche locali stanno descrivendo allarmi per la chiusura delle importazioni di rifiuti da parte della Cina e lamentando pochi impianti di smaltimento in regione.

“Cittadini e Comuni stanno facendo la propria parte sui rifiuti urbani, ora tocca alle imprese accelerare per ridurre i propri scarti e diminuire la necessità di impianti di smaltimento – ha commentato il Presidente regionale di Legambiente Lorenzo Frattini – non si può pensare di travasare rifiuti delle aziende negli impianti appena alleggeriti dalla spazzatura cittadina”.

 “Il problema evidente – continua Giulio Kerschbaumer, direttore di Legambiente Emilia-Romagna – è che gli impianti di trattamento e riciclo sono ancora sottodimensionati rispetto alle quantità di materia raccolta in maniera differenziata; la recente chiusura delle importazioni di materiale differenziato da parte della Cina ha evidenziato questa carenza strutturale del nostro paese. Si rende ancora più urgente sviluppare quindi, per evitare nuove discariche ed inceneritori, una filiera dell’economia circolare locale/nazionale in grado di gestire internamente il recupero e la re-immissione nel mercato della materia prima seconda prodotta, anche attraverso lo sviluppo di un mercato attento a questi prodotti”.

Qualche considerazione, infine, sui territori che ancora non si muovono. Legambiente ha conferito il la menzione negativa “Sacco nero” al Comune di Sogliano Al Rubicone, che arriva a malapena al 15% di raccolta differenziata. Non l’ultimo della regione ma certo quello meno giustificato visto che non si trova in alta montagna ed soprattutto beneficia delle ingenti risorse che gli arrivano da una discarica di grandi dimensioni sul territorio.

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