CONCORDIA E DINTORNI- Nelle ultime settimane abbiamo dato notizia di casi di scabbia a Concordia, Novi e Carpi e Mirandola. Nessuna epidemia e nessun allarmismo perché, come ha raccontato al giornale la pediatra di comunità dell’Azienda Usl Simonetta Partesotti, la diffusione della scabbia nel nostro territorio è stabile e regolare nel tempo.
“Sono migliorati – spiega Partesotti – i sistemi di sorveglianza. Inoltre, si preferisce fare informazione invece che nascondere una cosa banale”.
Quando un pediatra di famiglia si trova di fronte ad un sospetto caso di scabbia, lo invia al Policlinico di Modena, dove la diagnosi viene confermato o meno.
La trasmissione della malattia, infatti, avviene con facilità all’interno del nucleo familiare, viceversa nelle comunità scolastiche è un evento molto raro. La scabbia è una malattia provocata da un parassita, un acaro (Sarcoptes scabiei) invisibile a occhio nudo; colpisce persone appartenenti a tutti gli strati sociali, senza distinzione di età, sesso o condizione di igiene personale. Pur risultando particolarmente fastidiosa, la cura è di relativa semplicità e si effettua con il solo uso di prodotti da applicare sulla cute.
“Di pericoloso – spiega ancora la pediatra di comunità – ha solo il nome. C’è un pregiudizio che vuole la scabbia come una malattia dovuta alla cattiva igiene”. Non è così, invece, e non crea nemmeno complicazioni perché il parassita resta sulla cute.
Come si cura allora la scabbia?
“La terapia consigliata – conclude Partesotti – prevede di applicare una crema dal collo in giù prima di andare a dormire e poi la mattina fare la doccia. Chi si occupa della casa, invece, dovrà lavare la biancheria a 60° così se è rimasto un acaro, questo verrà eliminato”.
In molti si saranno chiesti perché i casi di scabbia sono concentrati in questo periodo.
“I tempi di incubazione sono da sei ad otto settimane e i casi riscontrati in questo periodo ci dicono che la malattia è stata contratta nel periodo estivo, quando si viaggia e ci si sposta di più”. Infatti, bisogna prestare attenzione alle lenzuola degli alberghi o alle poltrone dei mezzi di trasporto.
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