MIRANDOLA – Anche quest’anno, all’istituto Galileo Galilei di Mirandola, si è tenuta la giornata di Orientamento Universitario, durante la quale i ragazzi delle classi quinte hanno avuto modo di ascoltare le esperienze lavorative di professionisti e studenti universitari della zona, nonché la possibilità di apprendere le regole e le modalità operative caratterizzanti il mondo universitario.
Ecco la nota del RotaracT di Mirandola
Ci piace sottolineare che per la prima volta, l’orientamento universitario per l’anno scolastico 2018-19 è stato svolto nella sede storica dell’istituto G.Galilei, completamente rinnovata e dotata delle più moderne tecnologie. Lo scopo dell’iniziativa, ormai diventata un appuntamento fisso del calendario scolastico mirandolese, è quello di aiutare gli studenti che stanno per sostenere la maturità a decidere a quale università o corso di formazione post-diploma iscriversi. Il progetto, ideato e organizzato dai ragazzi del Rotaract Club di Mirandola, ha coinvolto quasi duecento studenti dell’istituto, dal liceo alle sezioni del tecnico e del professionale. I ragazzi hanno potuto ascoltare gli interventi dei relatori che si sono di buon grado resi disponibili a donare il proprio tempo, liberandosi dagli impegni lavorativi, e a condividere la loro esperienza con gli studenti.
Dopo la grande partecipazione alle due edizioni passate, il Rotaract ha deciso di replicare la manifestazione per il terzo anno consecutivo; il successo dell’iniziativa è stato reso possibile grazie alla disponibilità concessa dal dirigente scolastico Giorgio Siena e dai suoi collaboratori, ai quali la presidentessa del Rotaract Cecilia Bellini e tutto il club fanno un sentito ringraziamento, in quanto hanno messo a disposizione gli ambienti e il personale scolastico, permettendo ai relatori di aiutare e guidare i ragazzi in una delle decisioni fondamentali della loro vita.
Una menzione d’onore va anche alla rappresentante della Regione Emilia-Romagna Morena Diazzi, che è intervenuta per illustrare in maniera efficace e puntuale i possibili sbocchi lavorativi sul nostro territorio.
La buona riuscita di questo progetto è stata da esempio per altre città della zona, da Cento nel ferrarese a Reggio Emilia, che hanno deciso di esportarla e di proporla anche agli istituti locali. Dopo un’introduzione generale tenuta dal preside Siena e il saluto del presidente Rotary Philippe Lejeune, i ragazzi sono stati dislocati nelle diverse aule, pronti ad ascoltare l’intervento dei relatori. Nel corso della mattinata gli studenti hanno vissuto una full-immersion nella vita universitaria, sperimentando per la prima volta la frequenza obbligatoria e il quarto d’ora accademico. Tra le informazioni essenziali, che i relatori hanno tenuto a sottolineare più e più volte, sono emerse l’importanza dello studio e della conoscenza della lingua inglese, di esperienze come l’Erasmus, di grande valore sia dal punto di vista umano che professionale, del tirocinio in azienda e delle tesi sperimentali, e soprattutto hanno fatto dono ai ragazzi di consigli su come fare tesoro degli anni dell’università, spiegando loro di come approfittarne e sfruttarli come trampolini verso il mondo del lavoro.