“Moschea ricostruita, pioggia di fondi dal Qatar e, oggi, anche un cimitero esclusivo per gli islamici gestito e pagato dal Comune. Sono questi gli ingredienti che fanno di Mirandola la trama perfetta di un nuovo episodio di Peppone e Don Camillo.”
“L’Emilia colpita dal terremoto del 2012, si sa, è la terra di Peppone e Don Camillo. E così, siamo certi, che – ironizza il consigliere azzurro Antonio Platis – la penna di Guareschi avrebbe scritto fiumi di parole per raccontare l’ultima incredibile scelta dell’Amministrazione di Mirandola. La piccola cittadina della bassa modenese vantava già il primato di aver ricostruito, a tempo di record e ben prima di tutti gli altri luoghi di culto, la moschea abbattuta dal sisma. Poi è salita alle cronache nazionali perché si è scoperto che, oltre ai fondi pubblici messi a disposizione dalla Regione, sono
stati utilizzati per i lavori di ristrutturazione una maxi donazione ricevuta da un fondo del Qatar.”
“Oggi, il Comune di Mirandola presentando il piano di investimenti svela un nuovo progetto: ha intenzione di costruire un nuovo cimitero, questa volta riservato agli islamici. Non un luogo per tutti, ma solo per una parte della comunità. Nessuno – precisa Platis – mette in dubbio che vi sia la necessità di dare una degna e rispettosa sepoltura a tutti, ma già oggi si possono prospettare cimiteri con aree miste, come per altro accade già nella vicina Massa Finalese.
Proprio su questa clausola di ‘esclusiva’ registriamo la nota stonata, oltre a non avere chiaro – da tempo – quali siano le priorità per il rilancio della nostra cittadina da parte di questa giunta.”
“Bisogna ricordare che quasi tutti i campisanti della zona – spiega Antonio Platis, capogruppo Fi Area Nord – sono stati pesantemente danneggiati dal sisma, tanto è vero che anche in questo bilancio l’Amministrazione prevede ben 7 interventi e stralci per sistemare, ampliare o recuperare gli attuali cimiteri. L’anomalia sta nell’ottavo intervento prospettato dalla giunta di centro-sinistra che prevede una vera e propria nuova area da dedicare in via esclusiva agli islamici.
In Italia ci sono pochissime esperienze di cimiteri per soli musulmani, mentre prevalgono aree separate nei campisanti pubblici.
A ciò, è bene precisare, che non vi è una prescrizione religiosa in tal senso. Anzi la Fatwa n. 21 dice che «seppellire un musulmano nel cimitero di non musulmani non gli provocherebbe alcun torto, quello di cui beneficerà il musulmano nell’aldilà saranno lo sforzo e le giuste azioni, e non il piccolo posto dove egli è sepolto».”
“La proposta – illustra Platis – è stata inserita nel documento di programmazione finanziaria senza i dettagli di spesa e quindi
presenteremo un’interrogazione per capire e conoscere i dettagli del progetto”.
“La volontà da parte dell’Amministrazione di sinistra di procedere nella direzione di un nuovo cimitero realizzato con fondi pubblici e per uso esclusivo di una sola comunità rischia di rappresentare una vera e propria forma di razzismo all’incontrario. A ciò va aggiunto il tam tam sui social in cui già si parla di persone interessate al progetto da Modena a Mantova. Insomma – ironizza Platis – Peppone non è ancora riuscito ad aggiustare una chiesa al povero Don Camillo, ma si è accattivato le simpatie di tutto il mondo islamico.”