La Dia di Firenze, assieme alla sezione di Bologna, ha sequestrato beni, mobili e immobili, per quasi un milione e mezzo di euro a Gaetano Blasco, l’uomo che rise del terremoto del 2012 pensando agli affari che avrebbe potuto fare.
Condannato in primo grado a 38 anni e 4 mesi di reclusione tra rito ordinario e abbreviato per il processo Aemilia, Blasco – ora in carcere – è considerato parte del gruppo che ha portato e radicato in Emilia la ‘ndrangheta.
All’uomo di origine calabrese sono stati sequestrati 7 beni mobili, 6 società, un immobile a Reggio Emilia e 9 rapporti bancari tra conti correnti, libretti di deposito e dossier. Le indagini hanno individuato una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e il tenore di vita tenuto oltre agli investimenti immobiliari.