KATHMANDU, NEPAL – Sono partiti il 29 dicembre e sono arrivati sul tetto del mondo, letteralmente. Sono i membri della missione umanitaria del Movimento per la vIta di Finale Emilia, che sono andati a portare solidarietà e sostegno alle popolazioni colpite dal devastante terremoto del 2015,c he causò più di 8 mila morti.
Il progetto si chiama «Sanu Thoppa» (Piccola Goccia in nepalese) e ha coinvolto tantissimi finalesi che hanno donato per solidarietà. Un drappello di loro, tra cui la maestra Antonella Diegoli, è arrivato fin qui per consegnare il tutto, fare formazione e prestare aiuto. Osservano quel che accade e raccontono su Facebook, anche le curiosità gastronomiche come il the al burro, la birra tibetana, lo zucchero filato che qui si vende in sacchetti. ” Il Nepal terremotato ha abbassato la testa, caricato la fronte del peso immane e subito cominciato a tirare. Multicolore, gentile e temprato, vive in gran parte a Katmandu con un tasso di inquinamento allucinante – racconta la Diegoli – Ma il vero problema è la vita nascente: dalla maternità surrogata (bambini venduti alla nascita sfruttando la condizione di povertà) alla selezione di genere. Uccise in grembo per influenza esterna, le bambine stanno subendo una discriminazione assurda e terribile. Il nostro è un piccolo gesto di solidarietà. Grazie a tutti i finalesi che dal 2015 hanno sostenuto il progetto Sanu Thoppa”.