La tradizionale festa per la ricorrenza del Patrono degli animali organizzata da Confagricoltura Modena quest’anno fa tappa a Nonantola, dove giovedì 17 gennaio alle 18.30 l’Arcivescovo di Modena e Nonantola Mons. Erio Castellucci ed il Parroco Don Alberto Zironi celebreranno S.Antonio Abate all’interno della cripta dell’abbazia.
In questo giorno vengono benedetti gli animali e le stalle invocando la protezione del santo, che l’iconografia solitamente raffigura con accanto un maiale che porta al collo una campanella.
La storia narra che nell’XI secolo le reliquie del santo arrivassero a Mont-Saint-Didier in Francia, dove fu costruita una chiesa in suo onore ed un ospedale per la cura del morbo oggi noto come herpes zoster, e dove fu fondata la confraternita degli Antoniani, antico ordine ospedaliero religioso.
Il Papa accordò agli Antoniani il privilegio di allevare maiali per uso proprio e a spese della comunità, per cui i porcellini potevano circolare liberamente fra cortili e strade; nessuno li toccava se portavano una campanella di riconoscimento.
Il loro grasso veniva usato per curare l’ergotismo, che venne chiamato “il male di s. Antonio” e poi “fuoco di s. Antonio”. Per questo motivo, nella religiosità popolare, il maiale cominciò ad essere associato al grande eremita egiziano, poi considerato il santo patrono dei maiali e per estensione di tutti gli animali domestici e della stalla.
Al termine della funzione religiosa l’Arcivescovo impartirà la benedizione a uomini e animali radunati sul sagrato dell’Abbazia, a cui farà seguito un incontro conviviale nella vicina Rubbiara.