FINALE EMILIA – Vita difficile se hai un seno prosperoso e abiti a Finale Emilia. Se n’è accorta una signora che era pronta a fare un esame del seno, la mammografia, che serve a controllare che dal punto di vista sanitario sia tutto a posto. Si fa periodicamente, dopo una certa età, su chiamata dei servizi sanitari come prevenzione per il cancro al seno.
La signora finalese, dicevamo, era stata chiamata per andare a fare la mammografia alla Casa della salute, ma poi ha dovuto ripiegare su Mirandola. Motivo: ha una taglia di seno superiore alla terza e fare la mammografia a Finale, le hanno spiegato, sarebbe stato scomodo proprio per le dimensioni del suo seno.
Lei l’ha buttata sul ridere, mentre macinava i 44 chilometri tra andata e ritorno da Finale a Mirandola, e raccontandolo su Facebook ha scoperto che anche ad altre finalesi dal seno prosperoso era successa la stessa cosa.
“L’attività di screening per il cancro al seno – spiega l’Azienda Usl al nostro giornale – si avvale di una rete di mammografi che assicurano una risposta efficace per la diagnosi precoce, pur presentando caratteristiche e dimensioni diverse a seconda del modello”.
In particolare, a Finale “è presente un mammografo con piatti di dimensioni ridotte rispetto agli altri modelli in funzione nelle altre sedi dell’Azienda USL di Modena, che assicura tuttavia esattamente la stessa qualità diagnostica”.
Niente paura, però. L’Azienda precisa che “in alcuni casi, per rispondere alle esigenze individuali e a maggior tutela della salute della donna, l’operatore può informare la paziente della possibilità di effettuare la prestazione in sedi limitrofe, dove sono presenti macchinari con piatti di più ampia dimensione, che permettono di eseguire l’esame in condizioni di maggior comfort”.