Nel 2019 la Provincia di Modena aprirà i cantieri di opere su strade e scuole per quasi 30 milioni di euro, mentre per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle rete di oltre mille chilometri di strade avrà a disposizione oltre otto milioni di euro, più un milione per la spalata neve; a questa somma si aggiungono oltre un milione e mezzo di euro per le manutenzioni straordinarie delle scuole superiori.
Sono questi numeri principali del bilancio di previsione 2019 e del piano investimenti della Provincia che sono stati presentati lunedì 18 febbraio nel corso del Consiglio provinciale e all’Assemblea dei sindaci. Il voto definitivo in Consiglio è previsto il 28 febbraio.
I fondi per gli investimenti – spiega una nota – provengono tutti da altri enti (Stato, Regione e Autobrennero) mentre le risorse per le manutenzioni ordinarie sono messe a disposizione in parte dalla Provincia, per oltre tre milioni e 400 mila euro (per effetto della riduzione dei versamenti allo Stato), il resto dallo Stato con un contributo di un milione mezzo per le strade da parte della Regione.
A questi fondi si aggiungeranno, quelli previsti dalla legge di Stabilità 2019, pari a circa tre milioni e 400 mila euro per piani di sicurezza su strade e scuole, la cui destinazione sarà indicata con una prossima variazione di bilancio.
«Dopo al paralisi degli anni scorsi – sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena – possiamo contare su maggiori risorse per le nostre competenze fondamentali. Risorse importanti che confermano un trend positivo avviato nel 2018 ma non sufficienti a recuperare i ritardi accumulati. Inoltre non siamo ancora in grado ancora di finanziare gli investimenti con risorse nostre, dovendo anche quest’anno trasferire allo Stato quasi la metà dei fondi incassati con le imposte versate dai modenesi. Un problema questo che dovrà essere affrontato con la riforma dell’ente ormai non più rinviabile perché la programmazione degli investimenti su base pluriennale è fondamentale per la crescita della competitività del territorio».
Il prelievo dello Stato, infatti, rimane anche quest’anno, ed è pari a 26,8 milioni, rispetto ai 27 milioni di euro del 2018 e i 37 milioni versati nel 2017.
Così la Provincia non riesce a stanziare risorse proprie per gli investimenti, a parte quelle provenienti dalle eventuali alienazioni e dall’avanzo di amministrazione, affidandosi ai contributi e fondi da altri enti per realizzare un piano di opere pubbliche su strade e scuole che ammonta a quasi 67 milioni di euro.
Anche quest’anno la Provincia potrà assumere personale per le attività legate a strade e scuole dopo il blocco durato sette anni fino al 2017.
Nel corso della discussione in Consiglio Antonio Platis ha parlato di «inversione di rotta positiva rispetto ai tagli dei governi precedenti», mentre Maria Costi ha sottolineato «sono ancora eccessive le risorse che dobbiamo versare allo Stato, in una sorta di federalismo al contrario che penalizza i territori».
L’Assemblea dei sindaci ha approvato la manovra con l’astensione di Germano Caroli, sindaco di Savignano; nel corso della discussione, Alberto Bellelli, sindaco di Carpi, e Sandro Palazzi, sindaco di Finale Emilia, hanno evidenziato il problema delle iscrizioni negli istituti modenesi di studenti provenienti da altre province e della necessità di adeguare gli spazi.