Interrogazione in Regione di un consigliere della Lega Nord in merito all’adeguatezza dell’organico del Servizio di coordinamento programmi speciali e presidi di competenza di Modena, struttura nel territorio estense dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, che ha fra le sedi operative il Centro unificato di Protezione civile di Marzaglia.
Il Centro unificato di Protezione civile di Marzaglia – scrive il leghista – è attivo da oltre dieci anni ed è stato di recente riorganizzato e ampliato grazie a nuovi edifici comunali concessi gratuitamente per vent’anni alla Consulta provinciale del volontariato e all’Agenzia per la sicurezza territoriale e di protezione civile. Inoltre, il Centro è stato ristrutturato grazie a un finanziamento di oltre 727mila euro, 500mila stanziati dalla Regione e i restanti dalla Provincia di Modena.
Nel febbraio scorso – riporta l’esponente del Carroccio – il governo ha stanziato 11 miliardi per il piano triennale 2019-2021 contro il dissesto idrogeologico, destinando alla Regione Emilia-Romagna 135 milioni.
Da qui l’iniziativa del consigliere modenese, che chiede alla Giunta “a quanto ammontino i fondi riservati al territorio di Modena e per quali interventi; se il Centro unificato di Protezione civile di Marzaglia abbia la dotazione di personale tecnico (geologi, ingegneri, etc) adeguata a gestire i progetti contro il dissesto idrogeologico che saranno attivati grazie ai fondi ministeriali; in caso contrario, se la Regione intenda rafforzare l’organico del Centro, così come, più in generale, quello delle strutture tecniche delle Unione dei Comuni montani del modenese, con professionisti del settore tecnico esperti nel campo delle verifiche sul territorio nonché della progettazione e direzione lavori”.