CARPI – Rischia l’interdizione il maresciallo dei Carabinieri della Compagnia di Carpi che secondo le accuse intascava i soldi delle multe che elevava ai cittadini. Tutto è nato da quanto riferito da una signora carpigiana che era andata in caserma perchè non trovava regolare la ricevuta che il maresciallo le aveva dato dopo che lei aveva pagato 500 euro in contanti in seguito a una infrazione.
I colleghi del maresciallo hanno raccolta la denuncia e hanno fatto di tutto per vederci chiaro: celermente hanno raccolto tutte le prove sul loro collega, poi la Procura ha elevato il capo d’accusa: truffa continuata e falsità materiale. il ilitae avrebbe in varie occasione chiesto pagamenti in contanti alle persone cui faceva finita di elevare le sanzioni. Poi avrebbe tenuto il denaro per sè.
Venerdì l’udienza davanti al Giudice per le indagini preliminari che dovrà valutare il da farsi. Il maresciallo intanto avrebbe ammesso i fatti e restituito il denaro.
Il capitano Alessandro Iacovelli, Comandante della Compagnia di Carpi(in foto) commenta:
“Deve arrivare forte e chiaro il messaggio che la reputazione dell’Arma non tollera macchie; che la fiducia che i cittadini ripongono in noi non può essere tradita e che a definirci è la professionalità, il sacrificio e il lavoro silenzioso ed incessante che viene espresso sul territorio, tutti i giorni, da migliaia di uomini e donne. Ci sono episodi esecrabili, come quello in questione, per i quali ci si deve scusare non certo come Istituzione, ma perché taluno ha dimenticato la strada della virtù – sottolinea Iacovelli – Voglio sottolineare che la prima vittima di quanto accaduto è l’Arma, il cui prestigio è stato gravemente offeso da comportamenti inaccettabili come questi. Ciascuno di noi è un servitore dello Stato e, in quanto tale, deve atteggiarsi non solo in modo legittimo, ma anche degno ed esemplare, sotto ogni aspetto, senza “se” e senza “ma”. La rapidità e la determinazione con cui abbiamo individuato e perseguito le condotte illecite, ne sono la riprova”.“