Esami fittizi sulla conoscenza della lingua italiana per far ottenere il permesso di soggiorno. La polizia di Stato, delegata dal pm Francesca Graziano, ha proceduto a Modena all’esecuzione di un’ordinanza per cinque misure cautelari (un uomo in carcere e quattro ai domiciliari) per corruzione, falsità ideologica, truffa, contraffazione di documenti necessari al fine di determinare il rilascio di carta di soggiorno per lungo periodo ed indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Sono 25 gli indagati.
“Altro che ius soli e cittadinanze in regalo, in Italia servono regole, controlli e rispetto”, commenta su Twitter il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.
La squadra mobile di Modena ha messo nel mirino un sistema che faceva capo a un ‘Centro di Formazione Linguistico’ accreditato presso l’Università per Stranieri di Perugia. A chi doveva sostenere gli esami venivano fornite risposte già compilate o aiuti dalla commissione. Sarebbero 6mila gli stranieri coinvolti tra Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna. A fronte di centinaia di euro, richiedevano e ottenevano il certificato ‘CELI’, il certificato di lingua italiana. (Ansa)