FINALE EMILIA – “Che tipo di società vogliamo per il nostro futuro? È questa la domanda che dobbiamo porci (anche) alla luce della vicenda della povera signora Ansaloni, barbaramente uccisa a bottigliate in testa da due magrebini durante una rapina in casa, nel 2017 a Finale Emilia. Lei, sola, fragile e indifesa, massacrata in maniera tanto brutale quanto selvaggia”.
Questo il commento di Stefano Prampolini, candidato sindaco di Modena sostenuto da una coalizione guidata dalla Lega, il giorno seguente la richiesta di condanna per i due giovani magrebini di 19 anni, correi della rapina in casa di Mirella Ansaloni nel corso della quale l’anziana signora venne ammazzata a bottigliate.
“È evidente, prendendo spunto dalle richieste di condanna presentate al processo, quanto sia necessario un intervento a livello normativo volto ad inasprire le pene sia sotto il profilo afflittivo che deterrente. Così come è altrettanto chiaro, anche per i più “distratti”, un secondo quesito: vogliamo continuare a importare criminalità in abbondanza da altri Paesi, come se non bastasse quella “nostrana”? Per me la risposta è una sola, ed è chiarissima: NO! Non è questo il futuro che desidero per i miei, per i nostri figli, senza ombra di dubbio” conclude il candidato sindaco.