Il Movimento 5 stelle torna sul progetto di ampliamento della discarica di Finale Emilia, Modena, e con un’interpellanza in Aula della consigliera Giulia Gibertoni chiede alla giunta di “riconoscere la volontà della popolazione locale” annullando il procedimento e procedendo eventualmente a un referendum popolare. “Allo stato dei fatti la Regione non ha alcun vincolo e nessuna imposizione- hanno rimarcato i pentastellati- che la costringa ad imporre l’emanazione della suddetta deliberazione di riconoscimento dell’ampliamento della discarica, anzi potrebbe, senza alcuna conseguenza, accogliere le legittime obiezioni provenienti dal territorio e dalle istituzioni legittimamente rappresentative dello stesso territorio”.
Nella risposta l’assessora alla difesa del suolo Paola Gazzolo ha sottolineato come il procedimento di Via (valutazione di impatto ambientale) sia ormai concluso e non si ravvisino presupposti validi per annullare il provvedimento: “Ho già chiarito che tutti gli impatti e la relativa sostenibilità ambientale dell’opera sono stati documentati, compresi i dubbi relativi al rischio idraulico”.
“Le obiezioni avanzate finora sono state giudicate infondate solo ed unicamente dalla Regione e dai suoi enti”, ha ribattuto il M5s, ricordando che la zona interessata dall’ampliamento della discarica è una zona fragile e colpita già dal sisma del 2012. “Avrei preferito che venisse fatta una valutazione di impatto sanitario di tipo predittivo e mi auguro che Finale non diventi un paese di ‘cavie’. La priorità deve essere la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.