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Finanza in Comune a San Prospero, il sindaco: “Ho chiamato io la Corte dei conti”

da | Apr 19, 2019 | In Primo Piano, San Prospero | 0 commenti

SAN PROSPERO – Finanza in Comune a San Prospero, il sindaco: “Ho chiamato io la Corte dei conti”. Il sindaco Sauro Borghi si smarca dalle accuse di mancata trasparenza lanciate dall’opposizione e racconta come sia stato proprio lui a dare il via agli accertamenti che hanno portato la Guardia di Finanza in Comune, l’altro giorno sulla vicenda dell’acquisizione di Villa Tusini e della mancata registrazione contestuale del rogito da oltre un milione di euro.

Gli articoli apparsi sui giornali  – scrive il sindaco – hanno fatto pensare a qualcuno che il Sindaco sia indagato perche’ la GDF è venuta in Municipio per raccogliere informazioni sulle pratiche amministrative relative all’acquisizione di Villa Tusini.
Si tratta al contrario di presa visione di atti che non coinvolgono né Sauro Borghi, né alcun amministratore o consigliere che mi sono stati al fianco in questi cinque anni.
Una presa visione di documentazione che io stesso lo scorso anno ho voluto, facendo esposto alla Corte dei Conti, organo di controllo delle pubbliche amministrazioni, perché ho ritenuto che il ruolo istituzionale e rappresentativo che rivesto me lo imponeva nell’interesse dei cittadini di San Prospero.
Ora la Corte dei Conti sta svolgendo il proprio lavoro per dare un parere alla mancata trascrizione di un atto che peraltro risale al 2013 , un periodo in cui tutti gli uffici erano impegnati nella fase post sisma.
Se qualcuno mi chiede come mai può essere successo, vista l’importanza dell’atto, non so rispondere.
Di sicuro questa manchevolezza non può essere a carico della comunità.
Questo è quello che penso io ma sono sicuro che pensate tutti.
Così come sono sicuro che alla fine tutto si risolverà in modo positivo.
L’unica cosa che mi amareggia è come questa situazione, nota ad alcuni componenti della lista che mira a prendere il mio ruolo alle prossime elezioni, venga strumentalizzata per screditarmi.

 

Il sindaco ha spiegato al Resto del Carlino che “già nel 2016, quando arrivarono i primi contributi della Regione per Villa Tusini (287mila euro) sapevo del mancato atto di trascrizione, che doveva essere adempiuto nel 2013, anno dell’acquisto da parte del Comune di Villa Tusini di proprietà di General Edil di Zaccarelli. Ecco perché ho fatto un esposto alla Corte dei Conte”. Il segretario comunale Marina Cesanelli intanto precisa – sempre al Carlino –  che “sia il precedente atto di ottobre 2005 relativo a Villa Tusini che quello in data 11 aprile 2019 sono stati rogati da notai e non dai segretari comunali”.

Intanto, i progetti esecutivi relativi all’intervento di ripristino e miglioramento sismico di Villa Tusini sono pronti e sono stato consegnati alla Struttura Tecnica Regionale ed alla Sovraintendenza. Quattro faldoni di tavole e disegni che rappresentano, spiega il sindaco Borghi, un ulteriore passo avanti nella realizzazione di un importante centro di aggregazione per la nostra comunità. Ora ci attendono due mesi, termine entro il quale la struttura regionale e la sovraintendenza daranno l’approvazione o eventuali prescrizioni al progetto che è iniziato da oltre due anni”.

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