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Nada in concerto alla Fiera di Soliera 2019

da | Apr 26, 2019 | Soliera | 0 commenti

Sarà Nada Malanima ad aprire la 166ª Fiera di Soliera (22-24 giugno 2019). Sabato 22 giugno, alle 21.30, l’artista toscana proporrà il suo concerto dal palco allestito in piazza Lusvardi. L’ingresso sarà libero e gratuito.
Dopo gli esordi, appena quindicenne, al Festival di Sanremo nel 1969 con “Ma Che Freddo Fa”, e nel ’71 con “Il Cuore È Uno Zingaro”, e gli innumerevoli successi da “Amore Disperato” del 1983 a “Senza un perché” del 2004, tema della fortunata serie televisiva di Paolo Sorrentino “The Young Pope”), la cantautrice livornese è in tour con il suo ultimo lavoro “È un momento difficile, tesoro”, disco di inediti uscito lo scorso gennaio.
Il nuovo lavoro discografico vede il ritorno alla produzione di John Parish (già produttore di PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Afterhours e altri), che torna al fianco di Nada dopo lo splendido lavoro fatto nell’album “Tutto l’amore che mi manca” (2004).
Album in cui si ritrova la vita, il pensiero e l’amore di cui Nada è capace, “È un momento difficile, tesoro” è stato anticipato dall’uscita del singolo “Dove sono i tuoi occhi”, accompagnato da un videoclip, diretto da Francesco Cabras, girato al Macro-Asilo, museo di arte contemporanea di Roma, seguito dal secondo brano estratto, la title-track “È un momento difficile, tesoro”.

“Ho sempre provato attraverso i miei dischi e i miei libri”, ha spiegato l’artista, “a cercare di raccontare quello che sento e avverto, sia dentro che fuori di me. È esattamente da questa disposizione d’animo che è nato “È un momento difficile, tesoro”. È un’espressione che esprime un malessere ma mi fa sorridere, è sicuramente appropriata a questo disco, al mio sentire, al mio chiedermi se con queste canzoni sono effettivamente riuscita a descrivere bene frammenti di vita e stati d’animo, tanto da riuscire a sintetizzare in un’unica idea le emozioni e i pensieri che in questo ultimo periodo mi hanno profondamente coinvolta.
Sono dieci canzoni nate negli abissi del mio nero profondo, per poi misteriosamente raggiungere i colori e la leggerezza del pensiero, finalmente libero di andare dove portano sentimento e ragione che si uniscono per diventare tutt’uno. Anema e core, avrebbe detto il mio grande amico Fausto Mesolella, a cui dedico le parole di questa opera.
Registrare ancora con John Parish è stato l’avverarsi di un desiderio che nutrivo dall’ultima volta che avevamo suonato insieme; con amicizia e qualche mail si è trasformato infine in una bellissima realtà. […] Non mi è mai capitato in tanti anni di finire un disco e di essere fino in fondo soddisfatta. Oggi lo sono e questa soddisfazione mi rende felice. Questo disco, che forse non è affatto divertente, rende felici.”

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