MIRANDOLA – Si torna a parlare della mancanza di posti letto all’ospedale Santa Maria Bianca. A denunciare ancora una volta il problema è il Comitato “Salviamo l’ospedale della Bassa”.
“Accade – si legge in una nota del Comitato – anche che i pazienti siano costretti a rimanere in astanteria con grave intralcio alla normale attività del pronto soccorso. Accade inoltre che le famiglie siano costrette a portare a casa i pazienti anzitempo per cronica mancanza dei posti letto, salvo poi riportare gli stessi pazienti dopo due giorni alle visite di controllo. A tale proposito chiediamo all’AUSL di sapere la media dei pazienti in appoggio nei reparti da Novembre a Marzo”.
Il Comitato spiega anche che “i posti letto non qualificano l’ospedale” secondo “la direzione AUSL e l’assessore alla Sanità UCMAN, Sindaco di Mirandola, purtroppo seguito in questi anni anche dai Sindaci della Bassa quasi mai presenti alle sedute del CTSS dove si decide e si votano le linee guida della Sanità modenese”.
“Accade così – aggiunge il Comitato – che i 198 posti letto di Mirandola, del PAL 2011 non siano mai stati rispettati e i 130?-122?-126? con i quali ci ritroviamo ora, limitino notevolmente le attività delle specialistiche rimaste attive, a causa dei malati in “appoggio” da 8 a 15, che continuamente si ritrovano ad occupare letti inizialmente destinati a degenze post-operatorie”.
Se i posti letto non qualificano l’ospedale, il Comitato vuole sapere “perché a Sassuolo che nel 2000 aveva 168 PL, nel 2018 ne ha ben 246, dicasi 76 in più, mentre invece Mirandola che nel 2000 ne aveva 202, nel 2018 se ne trova 122, cioè 80 in meno? Tutto questo senza conteggiare i 44 posti letto che sempre nel 2000 erano presenti a Finale”.