Le diverse strutture territoriali di Federconsumatori Emilia Romagna sono da ormai un anno impegnate in un confronto con le banche che nel tempo hanno venduto ai propri clienti diamanti, tramite IDB, ad un valore sino a quattro volte superiore al reale. Lo rende noto un comunicato stampa di Federconsumatori.
Con tutte le banche, eccetto una, sono state trovate soluzioni che hanno tutelato i clienti, riconoscendo il rimborso integrale o pressoché integrale dell’investimento.
Il Banco Popolare di Milano ha largamente il più elevato numero di clienti coinvolti nello “scandalo diamanti”, ed è allo stesso tempo l’unica Banca che non ha trovato ancora una soluzione collettiva del problema. Sono state nel tempo centinaia le conciliazioni raggiunte faticosamente tra Federconsumatori e BPM.
Ma oggi, con il fallimento di IDB da un canto e l’indagine della Magistratura dall’altro, è necessario cambiare registro.
Per questo Federconsumatori ha chiesto a Banco BPM una soluzione collettiva alla vertenza, andando a riconoscere ai clienti un risarcimento maggiore di quelli sino ad ora ottenuti, oltre che tempi rapidi per la chiusura delle vertenze.
L’8 aprile si terrà un incontro, che auspichiamo sia decisivo, tra le associazioni dei consumatori e BPM.
Un incontro al quale Federconsumatori Emilia Romagna parteciperà, forte della rappresentanza di 4.000 uomini e donne che si sono fidati della propria Banca, investendo a volte tutti i propri risparmi.
Una delegazione di quegli uomini e donne sarà presente a Verona il prossimo 6 aprile, dove si terrà l’assemblea dei soci Banco BPM per l’approvazione del bilancio d’esercizio. Parleremo con i soci, chiedendo loro di fare il possibile perché la vertenza si concluda positivamente, salvaguardando migliaia di risparmiatori, impedendo allo stesso tempo che questa vicenda danneggi ulteriormente la reputazione di BPM.