MEDOLLA E CAVEZZO – La matematica non è un’opinione e a guardare i risultati che si sono avuti a Cavezzo e a Medolla è chiaro che se il centrodestra avesso giocato la sua partita unito, avrebbe vinto. E in attesa di capire se Alberto Greco ce la farà oppure no a vincere a Mirandola e prima quindi di decretare se è vero o no che la Lega ha sbagliato strategia, ora parte le resa dei conti, molto pesante soprattutto a Cavezzo.
A Medolla ha vinto il candidato del Pd Alberto Calciolari con 1.703 voti. La candidata della Lega, Lavinia Zavatti, ha preso 1.164 voti e l’indipendente Marco Bergamini 763. Se Zavatti e Bergamini si fossero alleati avrebbero preso 1.927 preferenze, surclassando comodamente Calciolari.
E dire che l’ipotesi di avere un unico candidato del centrodestra è stata la prima scelta e fino all’ultimo si è tentato di percorrerla. Non è andata bene, e ora tanti recriminano.
Lavinia Zavatti a urne chiuse difende la scelta fatta:
È solo l’inizio. L’inizio di un cambiamento. Quella lista capitanata “solo dalla 28enne” è arrivata a un passo dall’inversione di rotta. Ci lasciamo alle spalle critiche sterili. Il segnale è arrivato forte è chiaro. Il 46% di Medolla preferisce che nulla si muova, ma, se i conti non ingannano, il 54% desidera un cambio di passo. Faremo di tutto per non disattendere queste aspettative. Vorrei però che, alla luce di questi risultati, qualcuno possa trovare l’umiltà (per non dire la decenza) almeno di tacere se non sia a conoscenza dei fatti. Di voci, come sempre accade, ne sono state messe in giro fin troppe. Siamo stati saldi, concreti e realisti sin dal primo giorno, pur essendo usciti per ULTIMI. E sappiate, che chi si espone per ultimo è perché (forse forse…) ha atteso sino all’ultimo momento utile di cercare e trovare un accordo. In ogni caso, credo proprio che le critiche arrivino da chi, ora, sia rimasto scottato dal risultato e pentito della preferenza espressa. Oltre il 32% conta su di noi, conta sulla LEGA. E noi ci faremo sentire. Ci saremo. Oggi iniziamo un percorso in salita, ma questo ci sprona ad essere ancor più uniti e convinti dei nostri ideali che difenderemo a spada tratta!
Non ci siamo voluti identificare in contesti già compromessi da figure poco stimate; e continueremo così, mettendoci la nostra faccia, affiancati,supportati (e non diretti e manipolati) da un partito fortemente voluto e votato, e da noi fieramente rappresentato.
Marco Bergamini si dice soddisfatto del risultato, e ringraziando gli elettori dice
Senza nessuna bandiera abbiamo avuto l’apprezzamento di un medollese ogni 5. Grazie a chi ci ha dato fiducia
A Cavezzo la situazione è analoga. Ha vinto Lisa Luppi del Pd con 1.676 voti. I due sfidanti, Stefano Venturini ed Enrico Malverti, avevano rispettivamente 1.542 e 671 voti. Assieme le due liste di opposizione avrebbero raccolto 2.213 voti, molti di più di quelli della Luppi.
E dire che non troppo tempo fa di partiti di opposizione ce n’era in effetti uno solo a Cavezzo. Alla vigilia delle elezioni però c’è stata la rottura tra i due esponenti storici dell’opposizione, Katia Motta e Stefano Venturini, e questi sono i risultati.
Martedì la prima a sferrare l’attacco è Katia Motta:
La coperta di Stefano Venturini è sempre stata corta perché non è capace di unire le persone. Una volta è colpa della casa di riposo, una volta di un asteroide, un’altra volta di un gatto nero che attraversa la strada. Le scuse al terzo giro non valgono più. Avevamo fatto una controproposta alla sua terza – e come si è visto, inutile – candidatura, e la risposta sono state solo offese a chi da poco ci aveva raggiunto per unire le forze. Le accuse di essere la causa della rottura le rigiro al mittente e alla sua miopia politica fatta di molte parole e altrettanta inconcludenza.
Io lavoro e continuo a lavorare per una politica diversa, capace di contenuti e di attrarre le persone che hanno voglia di impegnarsi realmente per Cavezzo, tutti i giorni e non solo nel periodo elettorale.
Le repliche di alcuni al post in cui dice queste cose sono durissime, le danno senza mezzi termini della traditrice.
E mentre scoppia il caso, tra denunce di querele e controquerele, che coinvolge la giovane neo consigliera del centro sinistra Farah Britel, a Cavezzo pontiere si fa Guglielmo Golinelli, deputato mirandolese della Lega: “Se avessero unito le forze, avremmo altri due Comuni strappati al centro sinistra. Il problema – commenta al Resto del Carlino– è stata la mancanza di dialogo e quando subentrano personalismi anziché gioco di squadra, la sconfitta spesso è assicurata. Venturini, candidato sindaco di Crescere Cavezzo, per la terza volta consecutiva non è riuscito a dialogare con il candidato di centro destra Cavezzo Viva Malverti. L’accordo è sfumato e adesso il sindaco lo fa ancora Lisa Luppi, cui rivolgo comunque le mie congratulazioni”
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