Conosciamo i candidati sindaco con 5 domande sul programma che portano avanti con i loro candidati consiglieri. Ecco Enrico Malverti, candidato Sindaco per la lista civica Cavezzo Viva.
Cosa propone per ridurre la criminalità e aumentare il senso di sicurezza tra i suoi concittadini?
Il nostro programma elettorale prende in considerazione due punti essenziali sul tema della sicurezza urbana: 1. Incrementare il sostegno del controllo di vicinato promuovendo incontri pubblici in collaborazione con le forze dell’ordine. 2. rafforzare l’organico di Polizia e Carabinieri nell’Area Nord, in accordo con gli altri Sindaci dei paesi limitrofi. La presenza in lista dell’ex maresciallo dei carabinieri Gianfranco Favarolo, che presta anche volontariato in Protezione Civile, è al contempo garanzia di serietà e competenza per occuparsi di tematiche fondamentali per i cittadini.
Strade e traffico. Ha delle proposte di realizzazione immediata su questo tema?
Il nostro programma sulla viabilità si compone di diversi punti. Esso considera sia la viabilità interna del comune, prevedendo la sistemazione di un paio di punti critici, di cui il principale si trova nella frazione di Ponte Motta, all’incrocio tra le aziende WAM e Acetum (la soluzione dovrà essere condivisa con la Provincia), sia la viabilità esterna: tema sul quale è essenziale fare rete con i sindaci civici e del centro destra alternativi al PD sui temi della realizzazione della Cisapadana e della super Canaletto.
Sul territorio comunale punteremo inoltre molto sulle piste ciclabili con la realizzazione della nuova ciclabile in via Ronchi e sistemando quelle esistenti. Inoltre un’opera da completare durante il mandato sarà l’ultimo pezzo di tangenziale in via Nespole-via Zappellazzi, con fondi provinciali.
Quali sono le sue idee per migliorare l’ambiente, dal contrasto agli abbandoni di spazzatura all’inquinamento industriale?
L’abbandono selvaggio della spazzatura non è un problema che si possa risolvere con uno schiocco di dita. Bisognerà nell’immediato aumentare i controlli, con la collaborazione degli organi preposti, al fine di evitare il più possibile comportamenti deplorevoli, dall’altro a lunga scadenza lavorare soprattutto sui giovani, in collaborazione con le scuole e le associazioni creando iniziative culturali che crescano i ragazzi con la consapevolezza di quanto sia importante la tutela dell’ambiente. I ragazzi hanno spesso una sensibilità maggiore degli adulti e possono loro stessi fare da moralizzatori per gli adulti contro comportamenti poco virtuosi.
Cosa ha imparato da questa campagna elettorale?
Ho sempre sostenuto che la politica deve essere vicina alla gente, ancora di più a livello locale. Abbiamo fatto il nostro programma dialogando, da cittadini, con i cittadini e mi sono reso conto di quanto questa non sia una frase fatta ma sia davvero essenziale per poter sviluppare idee che siano aderenti alle necessità della gente. Abbiamo finora visto programmi in area nord calati dall’alto e assenza di percorsi partecipati; è ora di cambiare, dopo 74 anni, e riportare al centro il cittadino.
Quale sarà la prima ordinanza che varerà se diventa sindaco?
Più che pensare alle ordinanze il mio primo pensiero sarà presentarmi ai dipendenti comunali e instaurare con loro un rapporto di reciproca fiducia e stima, in modo da lavorare insieme alla futura giunta per dare eseguibilità al nostro programma nel minor tempo possibile.
Infine, quale appello al voto rivolge agli elettori?
Se non si cambiano facce, idee e programmi tutto rimarrà uguale. Cavezzo è diventato un paese solo residenziale, privato di iniziative e con un commercio in grande crisi. Serve una boccata di aria fresca, servono competenza e tanta voglia di fare, elementi che alla nostra squadra non mancano. Votate Cavezzo Viva, la politica del buon senso.