“I sindacati Cgil Cisl Uil dell’Area Nord modenese evidenziano la mancanza di rispetto che l’amministrazione di Finale Emilia ha nei confronti delle parti sociali in riferimento alla socializzazione e discussione del bilancio di Previsione 2019/2020 in quanto dopo un primo confronto tenutosi in febbraio, la ripromessa e l’impegno ad effettuare un secondo incontro a breve, si è perduta nel tempo. Se poi aggiungiamo alcuni atteggiamenti censurabili tenuti sempre dall’amministrazione comunale nelle ricorrenze del 25 Aprile e 1° Maggio 2019, possiamo ritenere fondata l’evidente difficoltà che tale compagine dimostra non solo nei confronti delle organizzazioni sindacali, ma anche nelle ricorrenze nazionali nonché nei confronti dei cittadini stessi che li hanno eletti”.
Lo scrivono in una nota Massimo Tassinari, coordinatore Cgil Area nord modenese, Carlo Preti, coordinatore Area Nord modenese Cisl Emilia Centrale, ed Enio Superbi, coordinatore Area Nord modenese Uil Modena e Reggio Emilia, annunciando anche un incontro per il prossimo 15 maggio:
Infatti le Organizzazioni Confederali Cgil Cisl e Uil unitamente ai Sindacati dei Pensionati dell’Area Nord, sono ancora in attesa di concludere con un verbale di riunione, il confronto che si era tenuto l’anno scorso e che registrasse semplicemente le posizioni delle singole parti presenti al tavolo.
Per l’anno 2019, invece stiamo attendendo dal 1° febbraio, una nuova data per conoscere le risposte del Comune alle numerose richieste sindacali. Temiamo che i ritardi siano dovuti all’incapacità politica di risolvere i problemi sollevati in quella sede.Ovviamente ci riferiamo alle azioni intraprese col Bilancio di previsione 2019/2020 e del quale non ci è stato fornito nessun dato chiaro, ma abbiamo dovuto prendere atto soltanto delle dichiarazioni dell’assessore Paganelli la quale ha asserito che non sono previste riduzioni delle tasse e delle tariffe a cominciare da quelle per gli asili, ma non si pensa neppure di introdurre una progressività fiscale che possa aiutare le famiglie in difficoltà.
Incerta l’assegnazione degli avanzi di bilancio, così come il destino delle risorse per la messa in sicurezza degli edifici pubblici dopo gli eventi sismici e a fronte di una manifesta difficoltà nella progettazione della ricostruzione che segna il passo anche per le abitazioni private.
La viabilità resta una vera tragedia e i tempi di intervento appaiono ancora troppo lunghi.
Non si è potuto parlare di sanità per la mancanza dell’assessore competente.Non si sa nemmeno quali investimenti si intendono destinare alle frazioni e quali siano le intenzioni dell’Amministrazione sul problema rifiuti: si parla di un improbabile ricorso in merito alla decisione della regione di ampliare la discarica, ma il ricorso stesso comporta alti costi che ricadranno senza ombra di dubbio sui contribuenti finalesi.
Da ultimo, segnaliamo con un certo stupore che non sono previsti fondi per la sicurezza dei cittadini finalesi. Il personale comunale è insufficiente e i 40 dipendenti (comprese le assistenti sociali, le educatrici del nido e gli agenti di Polizia municipale) che per effetto di dimissioni e/o pensionamenti sono usciti dal 2013, ad oggi non sono state sostituiti e la soluzione proposta dall’assessore al Personale con il piano assunzioni, risulta a nostro avviso assai tardivo e comunque insufficiente.
Di tutto questo e di cosa ne pensano i cittadini, ne parleremo il 15 maggio alle ore 17 presso la sala Consigliare del MAF insieme ai Sindacati dei Pensionati di Cgil–Cisl-Uil che hanno raccolto il parere di molti cittadini, attraverso un questionario che riteniamo molto utile per sostenere la futura contrattazione sociale territoriale e per ridare un po’ di fiducia a quei finalesi, che vedono sempre più il prospettarsi un preoccupante declino della propria città.