“Il fiume Savio esondato in provincia di Forlì Cesena, scuole chiuse nel modenese, esondazioni e disagi in tutta la Regione. Esiste un problema enorme di sicurezza idraulica in Emilia Romagna e di mancata prevenzione. Non siamo più nell’800 quando la manutenzione dei fiumi era messa in campo dalla popolazione che puliva gli argini usando la legna e le pietre di scarto. Oggi, con la cementificazione in espansione e con l’assenza di una vigilanza volontaria degli argini, serve una nuova cura della rete fluviale, una cura che manca colpevolmente. Occorre potenziare le casse di espansione, pulire gli argini, dragare i letti dei fiumi: operazioni costose ma indispensabili. Non è possibile tagliare sulla sicurezza dei cittadini”. Così il capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli sulla grave situazione generatasi con le recenti piogge.
“Purtroppo i fatti di queste ore sono solo l’ultimo capitolo di una triste realtà – continua Andrea Galli -. A inizio anno l’esondazione del fiume Reno nel Bolognese ha causato danni ingenti e l’allontanamento di almeno 300 persone dalle loro abitazioni. A dicembre 2017 l’esondazione dell’Enza causò l’evacuazione del Comune di Lentigione nel Reggiano. A gennaio 2014 il cedimento dell’argine del Secchia mandò sott’acqua i Comuni di Bastiglia e Bomporto. Tre episodi che hanno provocato almeno 100 milioni di euro di danni, frutto della incapacità di programmare adeguatamente i lavori di manutenzione della rete idrica. Evidentemente qualcosa non funziona nel sistema di prevenzione idraulica nella nostra regione: i cittadini pretendono che le responsabilità politiche emergano con chiarezza ovunque per porre fine a questa scia drammatica di esondazioni che sconvolgono la vita di famiglie e imprese emiliano-romagnole”.