Il paziente ricoverato all’Ospedale di Ravenna dopo l’incendio sviluppatosi nella notte del 21 maggio alla palazzina di via Roma a Mirandola è rimasto cosciente per tutta la giornata, dopo che è stata sospesa la sedazione; continua ad essere sottoposto a terapia iperbarica. È tuttora in prognosi riservata. Lo rende noto un comunicato dell’Azienda Usl che ha diramato un bollettino medico alle ore 17.
Resta ricoverata anche la seconda paziente trasportata ieri all’Ospedale di Vaio a Fidenza (PR), ma le sue condizioni migliorano: ha risposto molto bene alla terapia, si è già svegliata e domani è previsto il termine dei trattamenti al centro iperbarico; in relazione all’evoluzione del quadro clinico potrà successivamente essere trasferita a Mirandola.
Hanno passato la notte in osservazione all’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola i due pazienti dimessi da Fidenza ieri pomeriggio (tra cui il minore accompagnato dalla madre, anche lei coinvolta nell’incendio): in giornata sono stati eseguiti tutti gli accertamenti necessari in base ai rispettivi quadri clinici e poi sono stati dimessi.
Sono stati dimessi in mattinata, infine, anche i tre minori ricoverati a Carpi.
Inoltre, l’Azienda Usl ha spiegato anche come si è mossa la macchina dei soccorsi:
La chiamata di soccorso per l’incendio nella palazzina di via Roma a Mirandola è giunta alle 02,50 di oggi, 21 maggio 2019, alla Centrale operativa del 118 Emilia Est di Bologna.
Immediato l’invio dei primi mezzi di soccorso e il contatto con il coordinatore di guardia del Sistema di emergenza territoriale 118 dell’Azienda USL Modena, che ha attivato la procedura di maxi-emergenza. Si tratta di un percorso che viene messo in atto quando occorre prestare assistenza a un grande numero di persone coinvolte e che consente di allertare tutti i Pronto soccorso della provincia di Modena per l’eventuale accoglienza dei feriti. Tramite un messaggio di allerta è stato inoltre avvisato tutto il personale del Sistema di emergenza territoriale del 118 provinciale.
È stato subito allertato anche il coordinamento ANPAS (Associazione Nazionale Pubblica Assistenza) e Croce Rossa Italiana per l’attivazione dei mezzi del volontariato a supporto del 118: nelle situazioni di maxi-emergenza, infatti, è fondamentale l’apporto del volontariato per l’assistenza e il trasporto di un grande numero di feriti.
Nel totale, sono state 13 le ambulanze coinvolte nell’operazione, a cui si aggiunge un’automedica dell’Azienda USL, l’elisoccorso inviato da Bologna e il mezzo di coordinamento del 118 dell’AUSL di Modena. Avvisate nella notte anche la Protezione civile e la Prefettura per un primo aggiornamento sull’evento. Per una gestione ottimale dell’emergenza, l’organizzazione del 118 ha disposto la presenza di un coordinatore operativo sul luogo dell’evento, di uno in Pronto Soccorso a Mirandola, e uno presso la sede del servizio emergenza territoriale 118 a Modena. In Pronto Soccorso a Mirandola per il coordinamento in loco delle operazioni è stato presente il direttore del Dipartimento interaziendale di emergenza-urgenza, il dottor Stefano Toscani.
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