MIRANDOLA – Anche il candidato sindaco per il centrosinistra a Mirandola Roberto Ganzerli risponde alla nota di Antonio Platis sulla candidatura di due familiari dei principali protagonisti della dolorosa vicenda.
Scrive Ganzerli in una nota:
L’interrogatorio che mi fa Antonio Platis è evidentemente una provocazione e una intollerabile speculazione elettorale. I processi non li fa Platis ma i magistrati nei quali noi abbiamo fiducia.
“Guarda caso Platis non se la prende coi magistrati che decisero gli allontanamenti le custodie e le sentenze di condanna e assoluzione nella tragica vicenda della pedofilia, ma se la prende brutalmente e con affermazioni gratuite con gli operatori dei servizi sociali. Non mi sorprende, è questa destra: forte coi deboli e debole coi forti.
In più, gettando il sasso e ritirando la mano, prima fa il garantista e poi di fatto mette sul banco degli imputati persone degne della massima stima e del massimo rispetto.
Io mi atterrò come sempre ai giudizi dei magistrati ma non accetto la vergognosa liquidazione dell’operato dei servizi sociali dell’area nord e il dispregio delle persone compiuto da Platis.
Platis dovrebbe vergognarsi perché per la campagna elettorale e le sue personali ambizioni non esita a calpestare l’onestà e la dignità delle persone, che non hanno subito condanne di alcun genere e che sono conosciute e stimate in città e rimesta torbidamente vicende tragiche del passato.
In ogni caso le persone che sono con me in lista sono persone degne di grande serietà e degne della massima fiducia e di ben altro spessore morale di quello che sta dimostrando Platis.
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