MIRANDOLA, SAN FELICE SUL PANARO, MEDOLLA, CAVEZZO, CAMPOSANTO, FINALE, CONCORDIA, SAN POSSIDONIO, SAN PROSPERO, BASTIGLIA, BOMPORTO, NONANTOLA, RAVARINO, NOVI, SOLIERA – Il dato più clamoroso di questa tornata elettorale è il boom della Lega in Emilia-Romagna dove passa dal 5,04% delle Europee del 2014 al 33,77% di oggi, diventando così il primo partito in regione. Il Pd, invece, che nel 2014 aveva toccato il 52,2% (forte anche del 40% a livello nazionale) scende ora al 31,24%.
Nelle prime ore di lunedì 27 maggio in molti in casa Pd temevano il ribaltone anche alle amministrative, ma così non è stato. Nei Comuni il centrosinistra tiene (in linea con il dato nazionale) e per quello che riguarda la Bassa perde San Felice sul Panaro e deve affrontare il ballottaggio a Mirandola.
Nemmeno la “benedizione” del leader leghista Matteo Salvini con tanto di selfie ha salvato i candidati sindaco del centrodestra dalla debacle. Solo Alberto Greco a Mirandola può sperare in uno storico sorpasso al ballottaggio del 9 giugno contro Ganzerli.
Gli elettori, dunque, hanno ben distinto il voto più prettamente politico premiando la compagine leghista da quello “amministrativo”, più vicino alle persone e nel solco della tradizione emiliana.
Ora, però, si apre anche una fase politica che guarda alle elezioni regionali previste per il prossimo novembre.
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