CONCORDIA SULLA SECCHIA – La Lista Civica “Insieme per Concordia” che sostiene la candidatura a sindaco di Luca Prandini per ribadire il proprio no al biometano, ha scelto di proporre una serata di formazione e di informazione.
Il candidato sindaco Luca Prandini ha illustrato il percorso seguito dall’Amministrazione da settembre 2018 “senza mai rilasciare alcuna autorizzazione agendo per tutelare i cittadini in tutti i modi possibili, avvalendosi anche di professionisti esperti per gli aspetti tecnico-ambientali e legali”, spiega una nota del candidato.
E’ questa – spiega la nota – una delle molteplici ragioni, oltre alle diverse riserve sull’impianto in sé oggetto di 84 rilievi dell’Arpae, per le quali la maggioranza e il Consiglio Comunale, assieme all’Amministrazione uscente, hanno detto e stanno dicendo NO alla realizzazione dell’impianto.
Prandini ha ripercorso l’iter procedurale ribadendo che “le competenze del comune riguardano in particolare l’autorizzazione urbanistica che non è stata rilasciata”.
Prosegue il candidato nella nota:
Le conclusioni a cui arrivano i nostri consulenti è che l’impianto non si può fare per la presenza di un’area boschiva da tutelare e per i vincoli del Piano urbanistico attuativo da rispettare. I boschi, infatti, sono soggetti a vincolo paesaggistico e le opere di urbanizzazione su un comparto unico come quello ex-Kermar possono essere completate solo con il nulla osta e consenso, delle attività già insediate.
Lo chiariamo con forza una volta per tutte: nessuna autorizzazione è stata rilasciata e nessun piano urbanistico attuativo è stato approvato dal Comune, anzi la società ha ritirato, a gennaio 2019, quello presentato.Inoltre ribadiamo, a scanso di equivoci, che il parere preliminare diretto all’ufficio tecnico nel luglio 2017 dalla società NovoGAS (che non è neppure l’attuale società richiedente) aveva avuto una risposta esclusivamente tecnica – riguardante la mera potenziale destinazione d’uso urbanistica dell’area – per sua natura a firma del responsabile dell’ufficio tecnico comunale e non del Sindaco, che non ha né firmato, né autorizzato nulla.Oltre a questo profilo urbanistico, attribuiremo altri incarichi per analizzare le criticità ambientali di tale impianto.Dico alla nostra Regione: gli impianti già autorizzati coprono già abbondantemente la produzione di rifiuti organici del nostro territorio, quindi non è necessario autorizzare quello proposto a Concordia. Ho promosso anche un incontro con tutti i parlamentari di tutti gli schieramenti per porre il tema e il senatore Edoardo Patriarca ha proposto un emendamento al Decreto Crescita in cui si chiede al Governo di intervenire al fine di evitare il proliferare di questi impianti, a soli scopi speculativi, senza tenere conto dei bacini di raccolta della differenziata e rispondere ai veri bisogni della cittadinanza.Ognuno adesso eserciti la sua responsabilità. Noi stiamo esercitando ed eserciteremo tutte le nostre, perché questo impianto a Concordia non si faccia.