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Patto d’area vasta, Benatti: “Grande opportunità per i nostri Comuni”

da | Mag 5, 2019 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA E DINTORNI – La parola d’ordine del patto d’area vasta firmato sabato 4 maggio tra i  Comuni ed Unione dell’Area Nord di Modena e Comuni e Consorzio dell’Oltrepo’ Mantovano è collaborazione.

Lo dice al nostro giornale il sindaco di Mirandola Maino Benatti che spiega come quello firmato a San Giovanni Dosso, nel mantovano, sia “una grossa novità dal punto di vista politico e amministrativo”.

I Comuni, dunque, provano a fare squadra e a guardare oltre i confini regionali, perché accomunati da problemi e temi che chiedono risorse.

“Con questo accordo – spiega Benatti – si prova ad uscire da una situazione di grave difficoltà delle autonomie locali per imboccare la strada della collaborazione per risolvere problemi comuni di tutte le realtà comunali”.
Tante, secondo quanto riferisce il primo cittadino mirandolese, le opportunità di questo patto e riguardano la sanità, l’ambiente, i trasporti e la scuola.
“Inizieremo – aggiunge il Sindaco – con un tavolo sui tre fiumi, Panaro, Secchia e Po, che tenga conto di temi come la sicurezza, la mobilità dolce, l’ambiente e le infrastrutture. C’è il tema specifico del ponte di Revere, struttura ormai obsoleta e questa sarà una delle prime proposte che faremo ad Anas”.
Negli ultimi mesi ha tenuto banco la questione dell’autonomia regionale per alcune materie, che ha provocato qualche mal di pancia anche in casa Pd, e il patto che nasce nella Bassa sembra andare oltre.
“La nostra – rassicura Benatti – vuole essere una richiesta di maggiore autonomia degli enti locali, ma allo stesso tempo dimostrare la capacità di associare, trovare temi comuni su cui fare politica con le due regioni. È un problema importante quello degli enti locali e dei territori ripetto alle regioni”.
“I nostri interlocutori – concluse – sono il Governo, attraverso i parlamentari del territorio, le due regioni per confrontarci sul tema dello sviluppo e gli enti come Anas, Agenzia del demanio, Commissario per il Po e tutti quelli sovracomunali con i quali dobbiamo confrontarci”.
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