FINALE EMILIA – “Incidenti troppo frequenti, la situazione non è più tollerabile”. Lo scrive nero su bianco il sindaco di Finale Emilia, Sandro Palazzi, in una missiva spedita ad Arpae all’indomani dell’ultimo incendio che ha colpito la fabbrica di lavorazione residui di legno del Polo Industriale di proprietà della famiglia Spallanzani, dove sono impiegati una cinquantina di dipendenti.
A Finale mentre la Ecobloks dopo l’ultimo incendio ha previsto uno stop di sei giorni per tutte le attività per riallestire l’impianto rovinato, montano le proteste, primi tra tutti l’Osservatorio Ora Tocca a noi. I cittadini sono preoccupati e arrabbiati, e il sindaco si dice pronto a emettere anche ordinanze più restrittive. Ma prima vuole vederci chiaro su quel che è successo.
Quanto accaduto lunedì, scrive il sindaco nella sua missiva ad Arpae “è stato di breve durata e gestito pienamente dalle squadre antincendio presenti in azienda”. Tuttavia “la preoccupazione mia e della cittadinanza per la frequenza con cui si ripetono nel tempo questi fatti mi portano a sollecitare agli enti preposti questa situzione per l’eccessiva frequenza con cui si ripete e che non può più essere tollerata”.
“Questa attività produttiva – osserva il sindaco – deve essere ulteriormente attenzionata da controlli più esigenti, ed eventualmente piu restrittivi”. E quindi, “al fine di eventuali provvedimenti urgenti da adottare a protezione dell’ambente e della salute pubblica si richiede di acquisire informazioni su gestione e contenimento delle acque di spegnimento incendio, stato messa in sicurezza dello smaltimento delle acque residue dell’incendio, eventuali rilevamenti effettuati nell’area, informazioni sulla tipolgia di materiale incendiato”.
Sul caso era intervenuta anche la consigliera comunale Gibertoni (M5s): «La Regione non può continuare a far finta che a Finale non stia succedendo niente. La salute dei cittadini deve essere tutelata e per questo chiediamo si installi una centralina fissa per controllare costantemente la qualità dell’aria a ridosso dell’impianto»
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