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Elezioni Cavezzo, Venturini: “Il nome sul simbolo? Nessun personalismo”

da | Giu 1, 2019 | Cavezzo | 0 commenti

CAVEZZO – Non si placano le polemiche post voto in alcuni comuni della Bassa. A quasi una settimana dall’esito delle urne questa volta è Stefano Venturini di Crescere Cavezzo che affida ad una nota una dura replica a quanti fino ad ora hanno accusato la sua lista di aver disperso i voti di opposizione.

Scrive Venturini:

In tutta la campagna elettorale abbiamo sempre evitato di rispondere a sterili polemiche sia per serietà sia perché agli elettori interessano le cose concrete.

Riteniamo necessario fare chiarezza sulle responsabilità politiche di chi ha deciso di fare scelte che alla prova delle urne sono risultate fallimentari ed oggi per salvarsi dalla gogna dell’opinione pubblica rinnega quanto fatto e cerca di scaricare la responsabilità su altri.

Ma i risultati elettorali di Cavezzo parlano chiaro, d’altronde la matematica non è un’opinione… per molti, ma evidentemente non per tutti.

  • 1542 voti a Crescere Cavezzo senza l’appoggio dei partiti ma con le sole persone da anni note per il proprio impegno e coerenza
  • 671 voti a Cavezzo Viva con l’appoggio di Lega e Forza Italia, ma con volti nuovi che hanno ceduto a facili illusioni; uno dei peggiori risultati ottenuti in tutta la regione da un gruppo che vantava tutti questi appoggi.

I dati non mentono, il gruppo è vivo, stimato e forte nel cuore e nella testa dei cavezzesi più di un selfie e appoggi di comodo. Scrivere Venturini Sindaco sul simbolo non è stato un personalismo ma una ESPRESSA RICHIESTA DA PARTE DELLO STORICO GRUPPO, oltre che una chiara assunzione di responsabilità, premiata dagli elettori. Noi a differenza di altri ci assumiamo le responsabilità.

Certo che uniti si sarebbe vinto… anche se non mi pare che le scelte unitarie nei comuni limitrofi abbiamo portato ad una matematica vittoria.

Ma credo che invece a Cavezzo fosse possibile la vittoria, se non addirittura scontata, proprio grazie al nostro lavoro, che prosegue da oltre 15 anni, impegno gratificato ad ogni tornata elettorale da un numero granitico e consolidato di voti, che abbiamo confermato anche questa volta.

Con questi numeri, parliamo i circa il 40% dei voti e una vittoria comunque sfiorata, appare evidente anche ad un bambino come la scelta unitaria sarebbe dovuta passare da un dialogo costruttivo con chi ha creato negli anni la possibilità di un reale cambiamento e non chiedendo a questo gruppo di sparire per farne correre un altro dai volti sconosciuti e dalle idee imprecisate.

Non si è mai vista la pretesa del Topo comandare sull’Elefante, chi ha preso circa solo un terzo dei nostri voti dovrebbe avere il buon gusto di stare zitto e chiedere casomai scusa all’intero paese per la propria mancanza di umiltà e di aver avuto una visione miope della politica.

Speriamo che questo risultato, così come quelli precedenti, resti a futura memoria per le prossime amministrative.

Per vincere è necessario un dialogo con TUTTI I MEMBRI di questo gruppo e non con la pretesa della sua esclusione.

Noi al dialogo siamo sempre stati aperti, e lo saremo anche in futuro.  Quello che non è accettabile è che un gruppo di gente che non abbiamo mai visto impegnarsi per la politica cavezzese salti improvvisamente fuori nel momento del possibile cambiamento e chieda ad un gruppo che da tempo conferma il 40% dei voti di sparire per far correre altri.

Non era nostro volere rompere il silenzio che finora abbiamo portato avanti nel rispetto di una linea volta esclusivamente a proporre le nostre idee ma oggi, a mente fredda ed elezioni passate sono stato costretto e prendere posizione visto che ancora c’è chi insiste nel voler avere ragione.

Fatte le dovute precisazioni possiamo guardare al futuro, ai 5 anni di opposizione che porteremo avanti in maniera concreta e intelligente mettendo sempre al primo posto il bene dei Cavezzesi tutti.

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