Mercoledì 5 giugno serrata per i distributori di benzina. E’ un giorno di chiusura nazionale degli impianti di erogazione carburante degli impianti con marchio Ip e Total Erg, indetto dalle principali sigle che rappresentano gli operatori delle stazioni di servizio tra cui FAIB-Confesercenti. “Lo sciopero del 5 giugno prossimo – sostiene FAIB-Confesercenti Modena – è stato indetto dai colleghi della rete di distribuzione carburante IP e Total Erg, compresi quelli modenesi, perché costretti ormai da troppo tempo ad operare in condizioni economiche e normative inique e discriminatorie. Al punto, di rendere sempre più probabile il fallimento di centinaia di gestioni tra cui anche quelle del territorio modenese.”
ll gruppo API, che comprende pure IP e Total Erg – per numero di gestori – è il primo operatore petrolifero italiano; il secondo per quota di mercato. Il piano industriale adottato dal gruppo però, preoccupa l’intera categoria. “I gestori sono allo stremo ed anche la politica di prezzo scelta dall’Azienda che ricorre a differenziali fra prezzo self e servito fino ad oltre 400,00 €/Klt., impedisce di invertire la tendenza in atto caratterizzata da una forte contrazione delle vendite e da una scarsa remuneratività delle gestioni. Gestioni chiamate, per giunta, a sopportare una serie di oneri impropri che dovrebbero essere assunti, invece, dal sistema.”
Ma se i Gestori sono in sofferenza da tempo, non se la passano meglio i lavoratori, data la riduzione di personale e il salto da un contratto di solidarietà all’altro. “E’ necessario trovare il modo per dare a gestori e lavoratori dipendenti risposte sul futuro, ma anche sul presente. Sulle incongruenze e le continue “sterzate” che si accumulano. Crediamo che gestori e lavoratori vivano un clima estremamente pesante: nessuno ha più certezze. Quale futuro ci potrà mai essere se questa situazione non trova soluzioni partecipate e condivise? Cosa sarà del gruppo?”. Queste le ragioni, secondo FAIB-Modena.
Lo sciopero del 5 giugno prossimo indetto da FAIB e dalle altre sigle di rappresentanza dunque, sarà per: denunciare i margini da fame riconosciuti dalla compagnia ai gestori; segnalare la suicida politica dei prezzi praticata da IP che mette fuori mercato i gestori di marchio e diventa penalizzante nei confronti dei consumatori; dire basta! all’imposizione di differenziali fra prezzo self e servito che sta distruggendo il lavoro dei gestori; riaffermare l’autonomia dei gestori e il diritto a determinare il proprio bilancio e chiedere il rispetto degli impegni assunti; dire basta agli accordi one-tu-one e all’abuso di dipendenza economica che costringe al fallimento i gestori; sconfiggere la strategia del “terrore” e delle pressioni messa in atto dalla compagnia; per chiedere al governo, finalmente, di assumere il tema della distribuzione carburanti come un problema strutturale per il paese.”